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Oria: incontro tra Rioni, Pro Loco e Amministrazione. Prove tecniche di armistizio

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Scritto da il 4 Settembre 2013 - 16:51

incontro-pro-loco-rioniDopo le dimissioni dei capitani di tre Rioni (San Basilio, Judea, Lama) al termine dell’edizione 2013 del Corteo Storico e Torneo dei Rioni di Oria, perché questi non si erano sentiti sufficientemente coinvolti dalla Pro Loco nelle fasi decisionali ed organizzative della manifestazione, era necessario cercare un chiarimento pacificatore.

La possibilità di riavvicinamento c’è stata ieri, nel corso di un incontro definito da qualcuno come «storico», durante il quale sono emersi tanti spunti di discussione e, in alcuni frangenti, di convergenza.

La riunione, promossa dal sindaco Cosimo Pomarico, si è svolta dalle 18:00 alle 20:00 all’interno della biblioteca comunale. Vi hanno preso parte lo stesso primo cittadino, il presidente della Pro Loco, Giovanni Pomarico, il consigliere delegato al turismo, Emilio Pinto, i componenti del consiglio direttivo della Pro Loco, il consigliere comunale Mauro Marinò e le rappresentanze “allargate” dei quattro rioni, compresi i tre capitani dimissionari.

Tutti, è bene premettere, hanno manifestato il proprio amore per il Torneo e, al di là dei contrasti, hanno garantito che faranno sempre di tutto affinché la manifestazione si tenga e abbia successo. Piuttosto condivisa anche l’esigenza di un forte cambiamento, per reggere ai tempi che cambiano, alla crisi economica e agli innumerevoli tentativi – fortunatamente spesso malriusciti – di imitazione.

A seguire una sintesi, sicuramente poco esaustiva, ma che rende l’idea dei vari interventi. L’incontro è stato moderato dal consigliere Emilio Pinto, che quando ha potuto ha fornito anche ragguagli di natura tecnica.

Il sindaco, Cosimo Pomarico, ha invitato a «discutere da subito sui problemi da risolvere, senza ridursi ai quindici giorni prima dell’evento». «Dobbiamo iniziare a tener conto della concorrenza – ha evidenziato Pomarico – evitando di mostrare debolezze di fronte alle tante manifestazioni che cercano di imitare la nostra».
Parlando dell’importanza dei gruppi rionali, il sindaco ha ricordato che «nello statuto comunale sono istituzionalizzati i Rioni, che rappresentano così dei contenitori riconosciuti per legge. Bisogna solo riempirli con i giusti riconoscimenti».
«Lo statuto comunale, inoltre, parla all’articolo 67 di Ente Torneo. Non lo so se ci siano le condizioni  per aprire una riflessione su una transizione – ha concluso il primo cittadino – di certo è necessario garantire crescita e continuità al Torneo».

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Da sinistra: il presidente della Pro Loco, Giovanni Pomarico, il sindaco, Mimino Pomarico, il consigliere comunale delegato al turismo, Emilio Pinto

Il presidente della Pro Loco, Giovanni Pomarico, ha parlato delle difficoltà organizzative ed economiche. «Sono tanti i problemi da affrontare, quest’anno tra le tante cose abbiamo avuto anche un giro di biglietti falsi e forse di bagarinaggio fuori dal campo, sul quale sono in corso indagini della Finanza». «Io sono vicino ai Rioni e vengo dai Rioni. Ho fortemente voluto l’articolo 61, di riconoscimento istituzionale dei Rioni, quando ero presidente della commissione che stava scrivendo lo statuto venti anni fa, era il 1991».
In riferimento alle accuse di scarso coinvolgimento mosse dai capitani, il presidente ha ribadito che «c’era stata una riunione, come al solito scarsamente partecipata, durante la quale i rappresentati rionali erano stati inviati a prender parte a tutte le successive discussioni, che si sarebbero svolte sempre di  martedì pomeriggio. Questo risulta anche dai verbali».
«Nel Numero Unico 2013 – ha detto Pomarico riferendosi al futuro – ho scritto che voglio concludere questo mandato cambiando la forma giuridica dell’organizzazione. Stiamo pensando ad una fondazione che coinvolga comune, Pro loco e, se lo vorranno, Regione».
«Tra venti giorni, al massimo un mese, vi convocheremo nuovamente, perché abbiamo in programma importanti novità per la prossima edizione che vedranno il coinvolgimento dei Rioni sin da subito».

[A margine dei suoi interventi, il presidente della Pro Loco ha  chiesto noi di Oria.info di farci portatori di un invito ad avvicinarsi alla Pro Loco, rivolto a tutti gli oritani. È necessario, secondo Pomarico, che anche altri, soprattutto giovani, si avvicinino all’organizzazione del Torneo, portando il proprio contributo, acquisendo esperienza nelle piccole cose per poi occuparsi dell’organizzazione dell’evento.
A tal proposito stiamo valutando di proporre alla Pro Loco qualche piccola iniziativa, volta proprio all’avvicinamento dei cittadini. Magari un incontro informale, solo dopo aver verificato che ci siano delle adesioni online, per fare delle presentazioni. Un modo per conoscersi e capire se possono nascere delle collaborazioni. Perché è semplice invitare ad avvicinarsi alla Pro Loco, ma a volte la mancanza di conoscenza personale inibisce i più, che durante l’anno non sanno a chi rivolgersi, dove recarsi o semplicemente sono imbarazzati dal presentarsi.]

L’ex capitano del Rione San Basilio, Tonino Caramia, ha parlato di «cavilli» riferendosi al verbale che riporta l’invito alle riunioni del martedì. Per Caramia «era necessario inviare ancora i capitani. Quest’anno, senza voler colpevolizzare nessuno, si è interrotto un rapporto di collaborazione fattiva. È mancata la discussione su argomenti  che vanno dalle variazioni del percorso del Corteo, al numero ridotto di pass per i collaboratori dei rioni». Ribadendo l’importanza delle attività rionali e l’amore per la manifestazione, lo storico dirigente giallo-nero ha ricordato quando detto al San Basilio day: «il torneo si farà sempre, anche senza il contributo della Regione, grazie all’impegno dei Rioni, che per questo meritano maggiore attenzione».

Il responsabile degli atleti del Rione Lama, Tonino Cacciatore, ha ribadito la vicinanza al proprio capitano dimissionario. «Se hanno dato le dimissioni tre capitani di altrettanti rioni, il problema c’è», ha detto. Il riferimento implicito era, probabilmente, non alle dimissioni date, ma a quelle non date dal capitano del Rione Castello. Rione che, nonostante nessuno lo abbia esplicitamente detto in assemblea, secondo alcuni sarebbe egemone all’interno della Pro Loco, avendo vari componenti vicini (regolarmente eletti) nel direttivo. «Mentre per i rioni i pass sono stati ridotti, ho visto una persona – ha concluso Cacciatore, lanciando qualche sguardo mirato ad alcuni presenti – che a manifestazione iniziata aveva 4 pass che gli erano avanzati e si lamentava perché non sapeva a chi regalarli».

L’ex capitano del Rione Judea, Giovanni Lomartire, ha chiarito come le critiche siano «sulle situazioni, non contro le persone, perché tutti possiamo sbagliare». «Avevo annunciato le mie dimissioni 15 gg prima del torneo – ha ricordato Lomaritire -, non le ho date perché non volevo compromettere la manifestazione». « È vero dell’invito alle riunioni del martedì ricordato dal presidente Pomarico, ma d’altra parte era inutile partecipare solo per prendere atto, come di consueto, delle decisioni già prese autonomamente da loro nel corso della settimana».
«C’è stato scarso coordinamento» con difficoltà nell’organizzazione  delle visite mediche per gli atleti, con appuntamenti risultati coincidenti e disagi per i costi maggiori legati alla necessità di velocizzare all’ultimo, rivolgendosi presso sedi ospedaliere diverse dalle solite.
Tra le rimostranze mosse da Lomartire ci sono la preparazione «delle bandierine utilizzate per le gare nel campo, richieste solo all’ultimo momento ai rioni» e i pass per i collaboratori rionali consegnati pochi minuti prima dell’inizio della manifestazione e ridotti da 42 a 40. Problemi anche di carattere economico, con il contributo comunale portato negli scorsi anni da 1000 a 2500 euro, ai quali si sommavano i 1500 della Pro loco (di cui 500 in biglietti) e poi ridotto agli attuali 1500 complessivi, di cui solo 750  erogati, senza neppure la quota dei biglietti omaggio.

Il dirigente del Rione San Basilio, Tonino Mastrogiovanni, ha evidenziato l’assenza di locandine dell’evento nei comuni vicini, con pochi manifesti.

Il capitano, in carica, del Rione Castello, Oscar Spina ha detto di non voler «commentare le dimissioni degli altri tre capitani». Ha condiviso anche lui l’aspetto economico legato «ai mancati contributi economici», problema sopraggiunto paradossalmente «proprio dopo il riconoscimento istituzionale dei rioni».

La simpatica dirigente della Pro Loco, nonché fedelissima del Rione Lama, Emma Stasi ha richiamato l’attenzione sul problema dei pass, da un altro punto di vista. Secondo lei sono stati fatti male, in quanto identici tra dirigenti e semplici collaboratori, ma soprattutto erano brutti con quell’evidente nastro rosso.

L’ex capitano del Rione Lama, Pino Proto, ha fatto notare come, secondo lui, la «Pro Loco non è vista bene dalla gente. Le persone sono disposte a dare una mano ai rioni, ma non alla Pro Loco, che gode di scarsa fiducia. È necessario il dialogo con cittadini e commercianti». Per Proto la «doppia tessera per rioni e Pro Loco è assurda, una fusione delle iscrizioni avrebbe un grande impatto».
«Da tempo ho inviato a numerate i posti del campo – ha continuato riferendosi ai pass e ai biglietti falsi –  per evitare abusi».
In conclusione del proprio intervento Proto ha ricordato tutto il suo impegno per Oria e per il Torneo, lanciando un rimprovero: «Piace a tutti riempirsi la bocca parlando di Torneo dei Rioni, ma sono pochi quelli che amano davvero la manifestazione, dimostrandolo facendo. A Oria siamo spesso abituati a parlare soltanto, come qualche blogger che denigra la città nascosto dietro un monitor, senza mai muovere una mano per migliorare lo stato delle cose».

Il dirigente del Rione San Basilio, Renato Spina, ha detto che «siamo in grado di lavorare su un ente torneo, le strutture le abbiamo, gli sponsor possiamo trovarli. La gente sin quando ci saranno solo gli stessi rappresentati della Pro loco sarà poco collaborativa».

L’ex presidente della Pro Loco, Antonio Carone: «io ho sempre pensato che siamo una grande famiglia. La nostra forza politica fuori non è rilevante, o si fa un grande lavoro di squadra o non di va da nessuna parte». «Le parole di Pino Proto (vedere lettera di dimissioni, ndr) mi hanno lusingato, ma anche messo in imbarazzo. Rifarei tutto quello che ho fatto negli scorsi anni. Dobbiamo darci da fare, creando rete. Ho personalmente creduto molto nella collaborazione con la Fòcara e con la Notte della Taranta».

Il consigliere comunale Mauro Marinò: «Conosco i problemi dei rioni, facendone parte da una vita. Siamo in un momento storico importante, ci troviamo in una fase di transizione e apprezzo l’annuncio di cambiamento di Giovanni Pomarico». «Bisogna fare attenzione, il Torneo potrebbe esplodere, in senso positivo, oppure morire definitivamente. Di fronte a questo cambiamento è necessario discutere: la Pro Loco non arrivi con le decisioni già prese e, allo stesso modo, i Rioni non si pongano come portatori di verità assolute».

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