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Oria: scarcerato dopo arresto per estorsione. Guai giudiziari per le “vittime”

Cronaca

Scritto da il 4 Giugno 2013 - 19:38

Sarebbero stati sottaciuti importanti elementi, fondamentali per il corretto svolgimento delle indagini.

Angelo De Michele, oritano di 62 anni, lo scorso 8 maggio era stato arrestato perché ritenuto mandante di una presunta estorsione con la tecnica del “cavallo di ritorno” ai danni di un imprenditore agricolo oritano, al quale era stato rubato un trattore ed erano stati richiesti dei soldi per la restituzione.

Nell’ambito della stessa vicenda erano finiti in carcere altri due uomini, il primo arrestato a febbraio in flagranza di reato durante la riscossione del denaro, l’altro sempre l’8 maggio a seguito delle indagini coordinate dalla Procura delle Repubblica di Brindisi.

Oggi Angelo De Michele, dopo quasi un mese di reclusione, è tornato in libertà. Il Gip del Tribunale di Brindisi ha infatti accolto integralmente la richiesta del suo difensore, l’Avv. Pasquale Fistetti, ed ha disposto la revoca integrale della misura per insussistenza di esigenze cautelari e di indizi di colpevolezza.

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Avv. Pasquale Franco Fistetti

Lo sviluppo delle indagini preliminari, come sollecitate al PM Farina Valaori dall’Avv. Pasquale Fistetti – che ha indicato testimoni e messo a disposizione una registrazione, effettuata nell’ambito delle indagini difensive, che smentisce alcune dichiarazioni delle vittime del reato – ha potuto escludere il coinvolgimento di Angelo De Michele in qualsiasi condotta estorsiva.

Interpellato, il difensore si è limitato ad un laconico commento, che fa presagire ulteriori e clamorosi sviluppi: «al momento – scrive Fistetti – non posso che compiacermi dell’avvenuta revoca della misura restrittiva nei confronti del patrocinato. Ciò testimonia l’onestà e la lealtà dell’Autorità Giudiziaria inquirente e la professionalità dei carabinieri delegati della caserma di Oria, i quali hanno condotto le indagini, come sempre, in maniera sobria, imparziale ed in fedele osservanza della legge».

«Ora – rincara il legale – si aprirà un fronte giudiziario nei confronti delle presunte vittime in questo procedimento, le quali reticenti saliranno sul banco degli imputati, avendo malevolmente e dolosamente sottaciuto elementi e circostanze che se conosciute dagli inquirenti, non avrebbero indotto questi ultimi ad arrestare Angelo De Michele. Di fatto hanno sviato le indagini della Procura della Repubblica, causando l’arresto di un innocente, oltre ad infangare una famiglia di incensurati. Di tanto verrà chiesto conto civile e penale nelle sedi competenti».

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