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Oria: furto di un trattore, altri due arresti

Cronaca

Scritto da il 8 Maggio 2013 - 12:40

Un'auto dei Carabinieri della Stazione di Oria

Un’auto dei Carabinieri della Stazione di Oria

All’alba di oggi i Carabinieri della Stazione di Oria, a conclusione di un’articolata indagine coordinata dalla Procura delle Repubblica di Brindisi, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Brindisi nei confronti di due persone accusate di estorsione in concorso con la tecnica del “cavallo di ritorno”, a danno di un piccolo imprenditore agricolo del luogo.

L’indagine trae origine dalle investigazioni per il furto di un trattore agricolo e di una cernitrice – attrezzo agricolo utilizzato per ripulire le olive dalle foglie – che la vittima aveva subito il 13 gennaio 2013. Il 9 febbraio successivo, l’imprenditore, cui i Carabinieri avevano chiesto di essere informati in caso di un’eventuale richiesta estorsiva, era stato avvicinato da due sconosciuti a bordo di una Ford Focus verde, uno dei quali si era offerto di fare da tramite per la restituzione del trattore dietro pagamento della somma di 1800 €.

La richiesta estorsiva era stata subito denunciata all’Arma di Oria che aveva predisposto un servizio di osservazione e di consegna controllata della prima tranche di denaro, riuscendo ad arrestare, nella stessa giornata, uno dei due presunti estorsori, l’oritano Francesco Palmisano,  34/enne, sorvegliato speciale della pubblica sicurezza.

La sera stessa dell’arresto – secondo la ricostruzione della Procura della Repubblica – la vittima e i suoi familiari sarebbero stati avvicinati da una terza persona che, attendendoli nei pressi della caserma dell’Arma, avrebbe chiesto di ritrattare tutto e promesso, in cambio, la restituzione dei mezzi rubati.

Nei giorni successivi lo stesso avrebbe modificato la richiesta e chiesto reiteratamente alla vittima di firmare una dichiarazione, predisposta da un noto avvocato oritano, con la quale egli dichiarava di avere ricevuto dall’arrestato una somma congrua quale riparazione del danno. Tutte le richieste venivano puntualmente riferite dalla vittima ai Carabinieri.

Le indagini effettuate dalla Procura e dall’Arma consentivano in breve tempo di identificare quest’ultimo in Angelo De Michele,  62/enne, che secondo gli inquirenti era stato, in circostanze ancora da chiarire, il promotore del contatto con il primo arrestato, Francesco Palmisano e, probabilmente, proprio per questo cercava di alleggerirne la posizione processuale.

Rimaneva, però, da individuare l’accompagnatore di Palmisano, a cui non era ancora stato possibile attribuire un volto e un nome. Con puntigliosità investigativa, passando al setaccio tutte le Ford Focus di colore verde circolanti a Oria e con mirate attività di intercettazione, i Carabinieri della Stazione sono riusciti a dare un nome e un volto anche all’ultimo sconosciuto, identificato in Cosimo Damiano De Stradis, 27/enne, che il 9 febbraio, in occasione della prima richiesta estorsiva, sarebbe stato alla guida dell’autovettura.

Angelo De Michele e Cosimo Damiano De Stradis sono, appunto, i due destinatari dell’ordinanza cautelare, arrestati, oggi, dall’Arma.

dinapoli

Il Procuratore della Repubblica dott. Marco Dinapoli

«Con riferimento al complesso dell’indagine – ha dichiarato il Procuratore della Repubblica dott. Marco Dinapoli – tengo a sottolineare, anzitutto, il senso civico che ha contraddistinto la vittima che non si è lasciata piegare dalle intimidazioni e ha scelto, invece, con coraggio, la giusta strada della collaborazione con la giustizia, ma anche la perfetta sintonia investigativa tra Procura e Arma dei Carabinieri, che ha consentito di raggiungere un risultato investigativo importantissimo per la legalità nella provincia di Brindisi. Tengo anche a evidenziare che l’importante risultato operativo deve essere esaminato alla luce dei compiti d’istituto di una Stazione Carabinieri, non deputata a indagini articolate come quelle condotte nella circostanza, e delle risorse operative (umane e materiali) di cui essa è dotata, attagliate al controllo locale del territorio e alla repressione di reati non complessi: la sproporzione tra risorse limitate e importanza dell’obiettivo conseguito è di chiara evidenza e aumenta il merito dei Carabinieri di Oria».

Oria: furto di un trattore, altri due arresti

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