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Tecnologia 5G a Oria? Potrebbe arrivare molto presto, tra opportunità e paure

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Scritto da il 19 Agosto 2019 - 18:15

Ad oggi (agosto 2019) la tecnologia 5G è disponibile in Italia solo in alcune zone delle aree metropolitane di Milano, Torino, Bologna, Roma e Napoli, e pochi altri centri ritenuti di particolare interesse.

Realtà aumentata – Immagine © TIM S.p.A.

Tra le prime piccole città italiane a fruire del nuovissimo standard delle telecomunicazioni 5G potrebbe esserci ben presto Oria.

Si tratta del frutto di un accordo firmato a novembre scorso tra l’Associazione dei Paesi Bandiera Arancione e INWIT Spa, società di infrastrutture di TIM.

Per l’interesse turistico che caratterizza i piccoli borghi titolari del riconoscimento offerto dal Touring Club Italiano, è stata prevista la realizzazione di una copertura “aumentata” sul territorio dei Comuni Bandiera Arancione – tra i quali rientra Oria – della telefonia mobile e della trasmissione dati multi-operatore in linea con il 5G e con gli sviluppi che questa tecnologia è destinata a raggiungere.

Le applicazioni.

Sala di controllo di una Smart City – Immagine © TIM S.p.A.

Numerosi sono gli esempi: con una copertura di trasmissione dati portata al 5G non solo si possono razionalizzare gli accessi ai posteggi o la raccolta dei rifiuti di un comune, ma si può anche prevedere la affluenza turistica, con il tipo di scelte e di richieste degli ospiti. Oppure, le necessità (spesa, trasporti, utenze) di una famiglia che risiede in una certa zona, magari con bambini piccoli. E ancora: la possibilità di assicurare un servizio di assistenza sanitaria a persone anziane, o magari rese disabili anche solo temporaneamente. Con una trasmissione dati gestita dalla rete DAS le aree di parcheggio dialogano tra loro, indicando zone vuote e zone affollate; contenitori dei rifiuti dialogano in autonomia con gli operatori del servizio di raccolta, indicando le priorità di intervento per svuotare i cassonetti o per rinforzare il servizio vista un’affluenza straordinaria di ospiti.

La diffusione.
Si tratta di una tecnologia che, stando a quanto reso noto dagli stessi operatori, potrebbe avere una diffusione di massa molto più lenta rispetto all’attuale LTE, in quanto la differente tipologia di infrastruttura prevede numerose antennine, denominate Small Cell/DAS, da installare nelle zone coperte dal servizio sui pali della luce o sulle pensiline.
Da questo punto di vista i Borghi titolari di Bandiera Arancione godrebbero di una corsia preferenziale.

I dubbi per la salute.
La tecnologia 5G è stata oggetto di numerose contestazione in seguito ad ipotesi di presunta pericolosità per l’uomo e gli altri esseri viventi. L’utilizzo di frequenze più elevate rispetto a quelle usate attualmente dagli smartphone ha creato un vero e proprio allarme, particolarmente diffuso sul web.
Secondo l’Istituto Superiore della Sanità le frequenze elevate penetrano e si diffondono molto meno, ecco perché le celle DAS devono essere più piccole e più capillari, con potenze utilizzate per questo più basse. Ciò assicurerebbe che le onde si fermeranno a livello molto superficiale della pelle. In ogni caso, come avvenuto in passato per altri standard, il dibattito resterà sicuramente a lungo acceso.

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