Fari potentissimi le illuminano.
Il permesso fu negato perché le mummie, sempre secondo il predetto responsabile, «potevano rovinarsi»… Per il sottoscritto, dopo aver cercato di spiegare più volte che senza flash non ci sarebbe stato alcun agente fisico a poter intaccare le mummie, non ci fu altro da fare se non desistere di fronte ad un simile atteggiamento, dettato da chissà quali preconcetti. Forse, pensai, era ancora calda la figuraccia fatta dall’Arciconfraternita, fatta passare per una sorta di setta durante un servizio della trasmissione televisiva “Mistero”, di Italia 1, che era stato registrato e mandato in onda pochi mesi prima. Oppure, più maliziosamente, mi venne da credere che era necessario un corrispettivo in denaro per poter effettuare gli scatti.
Oggi sono arrivati ad Oria i produttori di un film americano (e ben vengano! Ne abbiamo parlato con grande entusiasmo negli scorsi giorni..) e nessuno ha evidentemente nulla da ridire sui mega proiettori da migliaia di watt sparati sulle mummie, da fuori – e probabilmente da dentro – alla cripta. Una quantità di luce e di calore abominevole, rispetto a qualsiasi flash.
Guardate voi stessi le immagini a seguire. Da ormai circa due ore – nel momento in cui scrivo – quei proiettori sono lì, accesi. Questo sì, secondo il mio personale parere, può rovinare le mummie. Probabilmente si sarebbe potuto evitare questo vero e proprio solarium, concordando non solo eventuali aspetti economici, ma prevedendo opportunamente e imponendo alcune scelte tecniche, con la produzione del film.
La domanda o l’auspicio personale, che estendo ai lettori, è se ormai non sia il caso che a tutelare quel patrimonio ci inizino a pensare anche le autorità preposte… Prima che l’abbronzatura diventi scottatura.