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Oria: scatta la denuncia per i tamburi ma il “Rione Lama” reagisce

rione-lamaCirca 1000 oritani direttamente coinvolti, bacheche zeppe di trofei e cuori ricchi di belle esperienze: è questa la realtà dei musici e degli sbandieratori oritani che da 3 decenni ormai colorano le piazze italiane ed estere. Nessun cittadino oritano dalla metà degli anni ’80 a questa parte ha potuto fare a meno di imbattersi in queste variopinte compagini, soprattutto in estate quando – Torneo dei Rioni a parte – fervono i massicci allenamenti in preparazione delle competizioni nazionali, che da tempo ormai fruttano bottini succulenti in termini di vittorie. E con l’intensificarsi degli allenamenti si fa più frequente anche il suono dei tamburi e delle chiarine.

Si sa, la pazienza dei residenti di alcune zone della città non è certo poca e negli ultimi anni hanno imparato a stringere i denti nelle prime ore delle sere estive. Quest’anno però il “giocattolo” si è rotto. A farne le spese in particolar modo sono stati i musici e gli sbandieratori del Rione Lama che tra l’altro fra poche ore raggiungeranno Ascoli Piceno per contendersi con i più forti gruppi d’Italia la Tenzone Aurea, ovvero i campionati nazionali di serie A1.

Stando al racconto degli stessi atleti, il gruppo giallo-verde ha preso e mantenuto l’impegno di allenarsi negli ultimi undici mesi in campi un po’ scomodi e non adatti alle loro esigenze, riservandosi di godere del piazzale della scuola “Camillo Monaco” – l’unico, pare, veramente idoneo allo scopo – solo per gli ultimi quindici giorni di preparazione, cioè a partire dallo scorso 24 agosto. E proprio per non avere scrupoli di sorta il presidente del gruppo Giuseppe Carbone assieme ai consiglieri e ai collaboratori hanno “peregrinato” per le vie adiacenti alla scuola, chiedendo ai residenti un po’ di pazienza per gli atleti del “Rione Lama”.

La comprensione da parte delle centinaia di oritani in quella zona – è innegabile – c’è sempre stata ed è anche stata abbondante; quest’anno però qualcuno ha detto basta e ha agito. Pochi giorni addietro infatti le forze dell’ordine hanno notificato al gruppo musici e sbandieratori “Rione Lama” una denuncia per disturbo della quiete pubblica e inquinamento acustico, sottoscritta da 9 residenti della zona, cittadini che ovviamente avranno avuto le proprie giuste ragioni per scegliere di muoversi in tal senso.

Il fatto ha suscitato lo stupore del gruppo musici e sbandieratori “Rione Lama” e soprattutto del presidente Carbone che ha affermato: “Ci rendiamo conto del disagio creato dai nostri allenamenti nel centro abitato ma quest’anno abbiamo suonato molto meno degli anni precedenti, limitandoci ad appena due settimane nell’intera stagione estiva e suonando appena il tempo di eseguire due volte la specialità Grande Squadra, che dura poco più di sette minuti”. Facendo un paio di calcoli risulterebbe che i musici giallo-verdi abbiano suonato per non più di un quarto d’ora a serata, tempo peraltro intervallato da venti minuti di pausa e comunque “mandato in onda” tassativamente entro le 22.00.

Carbone ha poi aggiunto: “Partiamo per Ascoli Piceno con la voglia di fare bene, sperando di conquistare il podio e dunque compensare le nostre fatiche, rendendone il naturale onore alla nostra città. Permetteteci però di essere rammaricati per questa mancanza di solidarietà da parte di alcuni concittadini”. Del resto i firmatari della denuncia – che pur con le proprie ragioni sono una decina appena – rappresentano una parte minima rispetto all’alta densità abitativa del quartiere in cui si trova la scuola elementare “Camillo Monaco”.

Il presidente Giuseppe Carbone è sostenuto dall’unanimità del gruppo “Rione Lama” che annovera circa 250 persone tra atleti, collaboratori, soci e simpatizzanti; un gruppo impegnato non solo nello sport della bandiera nonché nella pratica musicale dei tamburi e delle chiarine ma anche in diversi progetti culturali e di solidarietà.

E – anche se non se ne riesce a vedere l’epilogo – si spera che la faccenda si risolva per il meglio.

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