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Oria: scatta la denuncia per i tamburi ma il “Rione Lama” reagisce

Cronaca

Scritto da il 5 Settembre 2013 - 19:08

rione-lamaCirca 1000 oritani direttamente coinvolti, bacheche zeppe di trofei e cuori ricchi di belle esperienze: è questa la realtà dei musici e degli sbandieratori oritani che da 3 decenni ormai colorano le piazze italiane ed estere. Nessun cittadino oritano dalla metà degli anni ’80 a questa parte ha potuto fare a meno di imbattersi in queste variopinte compagini, soprattutto in estate quando – Torneo dei Rioni a parte – fervono i massicci allenamenti in preparazione delle competizioni nazionali, che da tempo ormai fruttano bottini succulenti in termini di vittorie. E con l’intensificarsi degli allenamenti si fa più frequente anche il suono dei tamburi e delle chiarine.

Si sa, la pazienza dei residenti di alcune zone della città non è certo poca e negli ultimi anni hanno imparato a stringere i denti nelle prime ore delle sere estive. Quest’anno però il “giocattolo” si è rotto. A farne le spese in particolar modo sono stati i musici e gli sbandieratori del Rione Lama che tra l’altro fra poche ore raggiungeranno Ascoli Piceno per contendersi con i più forti gruppi d’Italia la Tenzone Aurea, ovvero i campionati nazionali di serie A1.

Stando al racconto degli stessi atleti, il gruppo giallo-verde ha preso e mantenuto l’impegno di allenarsi negli ultimi undici mesi in campi un po’ scomodi e non adatti alle loro esigenze, riservandosi di godere del piazzale della scuola “Camillo Monaco” – l’unico, pare, veramente idoneo allo scopo – solo per gli ultimi quindici giorni di preparazione, cioè a partire dallo scorso 24 agosto. E proprio per non avere scrupoli di sorta il presidente del gruppo Giuseppe Carbone assieme ai consiglieri e ai collaboratori hanno “peregrinato” per le vie adiacenti alla scuola, chiedendo ai residenti un po’ di pazienza per gli atleti del “Rione Lama”.

rione-lama-foto-gruppo

La comprensione da parte delle centinaia di oritani in quella zona – è innegabile – c’è sempre stata ed è anche stata abbondante; quest’anno però qualcuno ha detto basta e ha agito. Pochi giorni addietro infatti le forze dell’ordine hanno notificato al gruppo musici e sbandieratori “Rione Lama” una denuncia per disturbo della quiete pubblica e inquinamento acustico, sottoscritta da 9 residenti della zona, cittadini che ovviamente avranno avuto le proprie giuste ragioni per scegliere di muoversi in tal senso.

Il fatto ha suscitato lo stupore del gruppo musici e sbandieratori “Rione Lama” e soprattutto del presidente Carbone che ha affermato: “Ci rendiamo conto del disagio creato dai nostri allenamenti nel centro abitato ma quest’anno abbiamo suonato molto meno degli anni precedenti, limitandoci ad appena due settimane nell’intera stagione estiva e suonando appena il tempo di eseguire due volte la specialità Grande Squadra, che dura poco più di sette minuti”. Facendo un paio di calcoli risulterebbe che i musici giallo-verdi abbiano suonato per non più di un quarto d’ora a serata, tempo peraltro intervallato da venti minuti di pausa e comunque “mandato in onda” tassativamente entro le 22.00.

Carbone ha poi aggiunto: “Partiamo per Ascoli Piceno con la voglia di fare bene, sperando di conquistare il podio e dunque compensare le nostre fatiche, rendendone il naturale onore alla nostra città. Permetteteci però di essere rammaricati per questa mancanza di solidarietà da parte di alcuni concittadini”. Del resto i firmatari della denuncia – che pur con le proprie ragioni sono una decina appena – rappresentano una parte minima rispetto all’alta densità abitativa del quartiere in cui si trova la scuola elementare “Camillo Monaco”.

Il presidente Giuseppe Carbone è sostenuto dall’unanimità del gruppo “Rione Lama” che annovera circa 250 persone tra atleti, collaboratori, soci e simpatizzanti; un gruppo impegnato non solo nello sport della bandiera nonché nella pratica musicale dei tamburi e delle chiarine ma anche in diversi progetti culturali e di solidarietà.

E – anche se non se ne riesce a vedere l’epilogo – si spera che la faccenda si risolva per il meglio.

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