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Oria: caos appalto per il museo, denuncia ai Carabinieri dopo sparizione di una busta

L’offerta di una ditta, seppur protocollata, non è stata presa in considerazione per lo smarrimento del plico.

Palazzo Martini, dove sorgerà il nuovo museo

Palazzo Martini, dove sorgerà il nuovo museo

Il 7 gennaio presso il comune di Oria c’era stata l’apertura della buste contenenti le offerte per l’ Appalto dei Lavori per il Museo Archeologico di Oria e dei Messapi presso Palazzo Martini, progetto finanziato nell’ambito del PO FESR 2007-2013.

All’esito delle procedure di valutazione delle offerte pervenute all’Ufficio Tecnico Comunale, ad aggiudicarsi la gara era stata la Acca Costruzioni srl di Oria. L’azienda oritana era risultata prima, con un ribasso del 28,813%, per la somma di 258.132,92€ più iva.

Sembrava tutto filar liscio, tant’è che il 16 gennaio il responsabile dell’Ufficio Tecnico, ing. Emanuele Orlando, aveva approvato con determina n.26 il verbale di gara redatto dalla commissione – di cui era egli stesso presidente – in occasione dell’apertura delle buste. Mancava solo la firma del contratto per assegnare i lavori.

Il 21 gennaio la sorpresa: una della ditte che ambiva all’appalto, il Gruppo GE.DI. srl di Altamura (BA), ha fatto presente prima telefonicamente, poi mettendolo nero su bianco tramite posta elettronica, che nel verbale di gara la propria offerta non compariva affatto. Non solo, l’azienda ha allegato la ricevuta di ritorno, regolarmente vidimata dal comune di Oria, della raccomandata con la quale aveva spedito il plico il 21 dicembre 2013.

Tutto ciò ha creato il caos, con una serie di verifiche presso gli uffici del comune e in particolare presso l’Ufficio Protocollo, dove effettivamente la raccomandata era stata accettata due giorni dopo la spedizione. Eppure della busta consegnata presso Palazzo di Città, e misteriosamente sparita, l’Ufficio Tecnico Comunale non avrebbe mai avuto traccia. Questo ha indotto lo stesso ing. Orlando ad annullare in autotutela con la determina n.47 del 22 gennaio la precedente approvazione delle procedure di gara.

Sulla vicenda – per fare massima chiarezza, anche e soprattutto qualora l’offerta della ditta altamurana dovesse risultare più bassa rispetto a tutte le altre presentate – è stata presentata una denuncia presso i Carabinieri.

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