Oria: addio cara vecchia cabina telefonica
Cultura
Scritto da Claudio Matarrelli il 5 Luglio 2010 - 18:24
Nell’era dei cellulari tutti i telefoni pubblici saranno progressivamente rimossi.
«Ni vitimu nanzi alla cabina ti la chiazza», che tradotto significa «ci vediamo nei pressi della cabina telefonica in piazza Lorch». Un modo di dire tipicamente oritano che da oggi potrebbe aver perso definitivamente di senso.
Stamattina è stata rimossa la storica cabina telefonica presente a pochi passi dalla centralissima piazza Manfredi. Non è dato a sapere se il provvedimento rientri in un programma di manutenzione dell’impianto, oggetto spesso di atti vandalici o, più verosimilmente, nel piano definitivo di smantellamento di tutte le vecchie cabine telefoniche.
Tali impianti, un tempo di fondamentale importanza pubblica, sono divenuti negli ultimi anni antieconomici per la Telecom e di scarsa utilità per i cittadini. L’ampia diffusione dei cellulari ha reso infatti quasi inutilizzate le vecchie cabine, al punto tale che l’AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ) nel marzo 2010 ne ha autorizzato la progressiva rimozione, fatta eccezione per quelle collocate in caserme, scuole e ospedali.
La stessa AGCOM ha però previsto una forma di petizione salva-cabina, imponendo alla Telecom l’affissione di un avviso per 60 giorni con scritto “QUESTA CABINA SARA’ RIMOSSA IL GIORNO….” e indicando un indirizzo email (cabinatelefonica@agcom.it) dove i cittadini possono esporre le proprie motivazioni, corredate da nome e cognome, per cui vorrebbero salvare una cabina telefonica particolarmente utile. Stampino di avvertimento che, a dirla tutta, per distrazione o perché non c’era, pare non sia stato visto da nessuno sull’impianto rimosso stamani.
A breve potrebbero sparire numerosi altri impianti in tutta Oria e qualche quartiere potrebbe addirittura cambiare nome nel linguaggio popolare, come la zona «sotta alla cabina», che da decenni indica la piazzetta all’angolo tra via Fratelli Bandiera e Via Cavour.
Per chi volesse salvare una cabina che ha particolarmente a cuore, prima che sia troppo tardi, non resta che l’estremo tentativo dell’invio di un messaggio di posta elettronica.
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