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Nuove norme sul femminicidio, primo arresto in provincia

I carabinieri della Stazione di San Pancrazio Salentino hanno tratto in arresto in flagranza di reato un pregiudicato del luogo di 48 anni, accusato di maltrattamenti in famiglia.

L’uomo, in seguito a una richiesta di intervento pervenuta al “112”, è stato bloccato dai militari operanti mentre percuoteva la moglie; la stessa, ricorsa alle cure mediche presso l’ospedale Perrino di Brindisi, ha riportato varie lesioni giudicate guaribili con una prognosi di sette giorni.

Nonostante la mancata querela da parte della signora, è stato disposto l’arresto in flagranza di reato, in applicazione delle nuove norme sulla prevenzione del femminicidio.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato alla casa circondariale di brindisi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

A seguire un testo sulle novità introdotte di recente.

Governo Letta Decreto femminicidio e stalking: analisi, novità e focus su tutti i reati inclusi
Scritto da Ileana Pizzolla per l’ONS

Enrico Letta (nella foto) insidiatosi a Palazzo Chigi il 27 aprile 2013, ha da poco festeggiato i cento giorni del suo governo sostenuto da Pd, Pdl e Scelta Civica e dopo il decreto del Fare, del Lavoro e lo Svuota Carceri, l’azione del governo da lui guidato prosegue e va a porsi l’obiettivo di risolvere una delle più negative piaghe che attanaglia il nostro Paese da diversi anni così,il Consiglio dei Ministri, nella giornata di giovedì 8 agosto 2013, ha annunciato di aver dato il via libera al Dl sul femminicio e sullo stalking.

Vediamo assieme le principali norme contenute nel testo.
I DATI, DRAMMATICI, DEL FENOMENO – Dopo mesi di dibattito sul problema arriva, finalmente, un provvedimento dell’esecutivo. I dati dell’Osservatorio Nazionale Stalking (ONS),sono decisamente drammatici: viene uccisa una donna ogni 2 giorni e mezzo.
– In questa prima metà di 2013 le vittime di sesso femminile sono state 65; in Italia, inoltre, si stima che 6.743.000 donne tra i 16 ed i 70 anni abbiano subito violenze fisiche o sessuali, mentre circa 1 milione di cittadine ha subito stupri o tentati stupri.
– Ed il luogo dove avvengono queste violenze è l’ambito domestico. Il 33,9% delle donne ha subito violenza per mano del proprio compagno, mentre il 24% di quante l’hanno subita da un conoscente o da un estraneo non ne parla. Il 14,3% delle donne è stata vittima di atti di violenza da parte del partner, ma solo il 7% lo ha denunciato.
L’OBIETTIVO DEL DECRETO LEGGE – “Abbiamo approvato una serie di norme con tre obiettivi: prevenire la violenza di genere, punirla in modo certo e proteggere le vittime. Su questi obiettivi – come ha ricordato Angelino Alfano, Vicepremier e Ministro dell’Interno – abbiamo organizzato una serie di norme che hanno lo scopo di intervenire tempestivamente prima, di proteggere la vittima, di punire il colpevole e di agire perché la catena persecutoria non arrivi all’omicidio”.
– Ribadisce queste parole il premier italiano, Enrico Letta: “Un decreto legge agile, solo 12 articoli. Avevamo promesso intervento duro a contrasto tutto ciò che va sotto nome femminicidio, la promessa ora è mantenuta. Il cuore del decreto è questo, vogliamo dare un segno fortissimo di cambiamento radicale sul tema, un chiarissimo segnale di lotta senza quartiere”.
– Un tema urgente da affrontare visto che il fenomeno del femminicidio, come ci indicano le cronache quotidiane, è in costante aumento.

I PRINCIPALI PROVVEDIMENTI – “ Prevenire, punire e proteggere. Sono queste, come dichiarato dal Vicepremier Angelino Alfano durante la conferenza stampa di presentazione del Dl, le tre parole chiave che descrivono la misura varata nel Consiglio dei Ministri.”
– Le misure sono drastiche: le Forze dell’Ordine hanno il diritto di buttare fuori di casa il convivente violento ed arresto obbligatorio in flagranza per maltrattamenti contro familiari.
– Inoltre sono state inasprite le pene qualora i maltrattamenti in famiglia vengano perpetrati in presenza di minorenni e se la violenza sessuale è consumata nei confronti di donne in stato di gravidanza. Verrà concesso un permesso di soggiorno per motivi umanitari ai cittadini stranieri che subiscano violenze di questo tipo. “ Monitoreremo costantemente con un osservatorio della polizia l’andamento di questi delitti, in modo da avere sempre un riflettore acceso sul fenomeno ” ha concluso Alfano.
– Non finisce qui: nel mirino del governo è finito anche il reato di Stalking; qui è stato ampliato il raggio d’azione delle situazioni aggravanti che sono state estese anche a fatti commessi dal coniuge in costanza del vincolo matrimoniale, oltre a quelli perpetrati da chiunque con strumenti informatici o telematici.
– Un’altra interessante novità è la garanzia di anonimato per chi denuncia una violenza in corso e la conoscenza della vittima dell’iter processuale che coinvolge il colpevole.
– Un altro punto cardine del provvedimento è la querela irrevocabile: una volta che la denuncia è stata presentata, questa diventa irrevocabile. Così facendo si sottrae la vittima dal rischio di nuove intimidazioni allo scopo di farla desistere. La misura è stata commentata da Anna Maria Cancellieri, Ministro della Giustizia, come un “passo importante, perché in passato spesso le donne per difendere i figli rinunciavano alla denuncia”.

Il Dott.Massimo Lattanti,direttore dell’ONS ha espresso plauso a quanto fatto da Letta e Alfano,concludendo dicendo:“Non c’è solo repressione:nel decreto è stato inserito anche un piano d’azione straordinario di protezione delle vittime di violenza sessuale e di genere che prevede azioni di intervento multidisciplinari per prevenire il fenomeno, potenziare i centri antiviolenza,i servizi di assistenza e formare gli operatori.”.

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