Torino: processo per fallimento aziende, coinvolto uomo originario di Oria
Scritto da Redazione il 18 Maggio 2011 - 21:54
(ANSA) Tredici condanne per un totale di circa 46 anni di reclusione sono state chieste dalla Procura della Repubblica di Ivrea (Torino) nei processi per il fallimento della Oliit Spa, azienda produttrice di personal computer, e della controllante 3L Trading, entrambe di Scarmagno (Torino), coinvolte in un crac da circa dieci milioni di euro. La prima è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Ivrea il 19 ottobre 2004; la seconda il 16 dicembre 2005.
Le condanne sono state chieste per concorso in bancarotta fraudolenta. La condanna più pesante (sette anni e sei mesi di reclusione) è stata chiesta per l’amministratore unico di entrambe le società, l’imprenditore Luigi Luppi, di 49 anni, di Poviglio (Reggio Emilia).
Sei anni di reclusione sono stati chiesti per Massimo Pugliese, di 44 anni, di Avellino, socio di maggioranza della società Maxfin coinvolta nella vicenda; quattro anni e sei mesi di reclusione sono stati chiesti per Ennio Conchiglia, di 47 anni, di Oria (Brindisi), amministratore delegato della Ics Spa, anch’essa coinvolta nelle indagini avviate dalla Guardia di Finanza subito dopo la dichiarazione di fallimento della Oliit.
Altre richieste di condanna sono state formulate nei riguardi di altre dieci persone coinvolte nell’inchiesta a vario titolo: la moglie di Luigi Luppi, Alessandra Arcari (cinque anni e otto mesi); Cesare Luppi, nipote di Luigi (tre anni e due mesi); Emanuele Luciani (cinque anni e otto mesi); Alvino Lancini (cinque anni); Sailo Billi (tre anni e due mesi); Fabio Storani (un anno e dieci mesi); Roberto Dominici (un anno e otto mesi); Mauro Poli, Maz Broder e Luciano Faraon (sette mesi ciascuno): La sentenza è prevista per la metà di luglio.
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