Tra le tante ce n’è una delle ore 14:45 del 26 gennaio 2012, quando l’indagato Russo Fabrizio – che ricordiamo è il sesto destinatario dell’ordinanza, ma non è ancora stato arrestato perché irreperibile – si sarebbe presentato per la seconda volta presso il cantiere edile dell’imprenditore di origine francavillese, destinatario delle richieste estorsive, per chiedere i 10 mila euro in cambio di protezione.
Il colloquio era stato registrato dalla vittima e poi fu consegnato ai Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana.
Nelle parti ritenute di interesse investigativo sono presenti affermazioni inquietanti, infatti Russo non solo offre la sua protezione, garantendo la fine dei furti che avevano interessato il cantiere:
…che se do una parola è quella…io ti dico, qua domani mattina non ti tocca più niente nessuno, te lo posso garantire al cento per cento, quella è una responsabilità mia…
Ma poi, poco dopo, va oltre – come emerge dal testo trascritto dai carabinieri, solo in parte riportato nell’ordinanza – prospettando ulteriori utilità, anche future, che sarebbero potute nascere dal pagamento della somma richiesta:
Russo: Ecco perché sto dicendo, questo non è per oggi, è per il futuro, domani mattina per qualsiasi cosa su Oria tu vieni, bussi, dici a me “Fabrì! Mi serve (incomprensibile)”, se possiamo calare sotto noi per (incomprensibile..)
Imprenditore: …nooo…
Russo:…o qualsiasi cosa…
Imprenditore:…di queste cose…
Russo:…ti faccio subentrare io…
Imprenditore:…no, di queste cose…
Russo:…sul Comune se ti serve qualcosa, non ci sono problemi…
Affermazioni volte senza dubbio a persuadere la vittima a pagare e che senza riscontri potrebbero non aver alcun fondamento concreto, ma che in ogni caso rischiano di gettare ombre sul Comune e, inevitabilmente, potrebbero già aver innescato ulteriori approfondimenti investigativi.