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Xylella: UE conferma, da eradicare piante nel raggio di 100 metri

xylella-raggioSi sapeva già, ma oggi è arrivata l’ufficialità. Dopo una lunga maratona negoziale, il Comitato Ue per la salute delle piante ha adottato le nuove pesanti misure anti-Xylella.

Tra queste, l’eradicazione degli alberi malati nelle aree infette e di tutte le piante ospiti situate in un raggio di 100 metri, ma non in provincia di Lecce.

Infatti, secondo quanto scritto in un comunicato della Commissione Europea,  «le misure forniscono anche la possibilità per l’Italia di applicare misure di contenimento in tutta la provincia di Lecce, dove l’eradicazione (ndr. del batterio) non è più possibile. In questo caso, viene mantenuto l’obbligo di rimuovere sistematicamente tutte le piante infette e di testare le piante circostanti (a 100m) in una zona di 20 km adiacente alle province di Brindisi e Taranto».

Dunque nel Leccese, vista l’estensione dell’infezione, si procederà obbligatoriamente solo all’estirpazione delle piante malate nella fascia di eradicazione, gli altri provvedimenti saranno definiti secondo la discrezionalità nazionale.

Negli altri focolai, delle altre province, come quello di Oria, invece le misure saranno più drastiche, per fare letteralmente piazza pulita intorno all’area infetta.

Non si tratta di una novità assoluta, infatti già dai primi sopralluoghi ai proprietari degli ulivi infetti di Oria era stata prospettata la necessità di realizzare il cosiddetto “vuoto biologico”, addirittura nel raggio di 200 metri, ora divenuti 100.

Questa decisione porterà certamente a nuove proteste, almeno a Oria, sia perché amplia di molto la platea dei proprietari interessati, sia perché prevede un ancor più forte impatto sul territorio.

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