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Xylella: nuovi ulivi infetti tra Oria e Francavilla. Presto possibili abbattimenti

xylella-luglio-2016Gli alberi malati di Xylella, sottoposti a sequestro dalla Procura di Lecce, potrebbero essere sbloccati forse già la settimana prossima.

Si apre così la possibilità di avviare le procedure volte all’estirpazione delle piante infette e di tutte quelle nel raggio di cento metri, così come richiesto dalla Ue.

Proprio nelle scorse ore la Commissione Europea ha aperto una nuova procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia per il mancato contrasto della malattia. Motivo che indurrà tutte le istituzioni coinvolte – in particolare Governo e Regione – ad affrettare i tempi.

Purtroppo di presunti alberi malati, oltre a quelli già noti, ne sono emersi di nuovi in molte zone del nord Salento.

Anche nel nostro comune ce ne sono di disseminati a sud, a nord e a nord-ovest del precedente focolaio di Oria.

Albero infetto, poi abbattuto

Il paesaggio rurale visibile percorrendo la Oria-Francavilla F.na potrebbe subire forti mutamenti. Sono localizzati proprio lì gli ultimi alberi risultati infetti in agro di Oria. Intorno ad ognuno di essi saranno abbattuti circa tre ettari (raggio di 100 metri) di ulivi e ogni altra pianta suscettibile di infezione.

Un’area che poche ore prima era occupata da diciotto ulivi, alcuni dei quali infetti, dopo le estirpazioni con mezzi cingolati.

Altre piante infette sono invece state scoperte in agro di Francavilla F.na. La Città degli Imperiali sinora solo sfiorata dalla presunta epidemia di contrada Frascata, ora è ufficialmente coinvolta nella vicenda.

Come avvenuto nel Leccese, dove il fenomeno procede in anticipo rispetto al Brindisino e Tarantino anche da un punto di vista sociale, c’è da aspettarsi l’avvio di un intenso dibattito tra coloro che sin da subito erano contrari alle misure di contrasto predisposte dall’allora commissario all’emergenza, generale Giuseppe Silletti, e chi invece auspicava interventi rapidi e decisi.

I primi, attribuendo le responsabilità dei disseccamenti a cause diverse dalla Xylella Fastidiosa, erano contrari alle estirpazioni; i secondi, invece, avevano fiducia nelle procedure predisposte dalle istituzioni, per il timore che l’epidemia potesse estendersi ulteriormente a macchia d’olio. Cosa che, al di là delle cause a cui si crede e nonostante numerosi abbattimenti, sembrerebbe purtroppo avvenuta stando alle informazioni evidenziate dalla cartografia ufficiale.

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