Nella tarda mattinata odierna, per le vie del centro di Tradate (VA), due consuoceri di 66 e 69 anni, ambedue di origini calabresi, hanno avuto un violento diverbio scaturito da opposte visioni sull’andamento della vita coniugale dei rispettivi figli (marito e moglie).
Un banale litigio all’apparenza, che stava però per trasformarsi in tragedia: dopo qualche parola di troppo e qualche leggero spintone infatti, si è andati oltre: il 66enne ha estratto dalla tasca dei pantaloni un coltellino, con il quale ha ripetutamente attinto il “rivale”. Cinque coltellate tra braccia ed addome che lo hanno fatto cadere in terra in una pozza di sangue.
L’aggressore, probabilmente realizzata la gravità della situazione, ha tentato di darsi alla fuga, nella speranza di guadagnarsi l’impunità; speranza rivelatasi immediatamente vana poiché i Carabinieri della Tenenza di Tradate e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Saronno, già impegnati sul territorio in servizi di prevenzione ai reati di natura predatoria, sono accorsi tempestivamente sul luogo a seguito di alcune chiamate pervenute al “112 – Numero Unico Europeo”, e lo hanno bloccato nelle immediate vicinanze dei fatti, traendolo in arresto.
L’uomo si trova ora rinchiuso presso il carcere di Varese e dovrà rispondere alla Autorità Giudiziaria dell’accusa di tentato omicidio, mentre il malcapitato consuocero è ricoverato in “prognosi riservata” presso l’ospedale di Tradate a seguito delle ferite subite, ma non versa in pericolo di vita.