Questo sito utilizza Cookie propri ed esterni, anche a scopo pubblicitario e di profilazione. Continuando a navigare accetti il servizio.

CHIUDI

Oria.info Notizie

Torre S.S.: al teatro il Macbeth di Vincenzo Toma

Cultura

Scritto da il 26 Aprile 2011 - 16:38

Shakespeare ai tempi di Shakespeare nella messa in scena del Geometra Enzo Toma al debutto venerdì 29 marzo 2011 alle ore 21:00 al Teatro Comunale di Torre Santa Susanna, nell’ambito della rassegna di teatro contemporaneo “All’ultimo respiro teatri resistenti in terra di Puglia”.

In scena 11 uomini di varia età e provenienza, ma sostanzialmente radicati nel territorio di Torre Santa Susanna, dove opera la Residenza Teatrale. Tra di loro Giuseppe Vitale, giovane attore di Oria.

Shakespeare è per me soprattutto un autore popolare, e le sue tragedie sono racconti con radici profonde in saggezze antiche, dove la parola diviene azione e non è quasi mai retorica o almeno tale è nel Macbeth. La scena è molto semplice: sul fondo una specie di rete di 3 metri per 6 d’altezza, fatta di stracci chiari trattati come fossero bende o ciò che resta delle ferite, davanti a questa uno spazio di 4 per 4, al centro di questo verso il proscenio, una seduta, che diverrà di volta in volta il trono ho ciò che è. Ai lati quattro sgabelli, su cui siedono 8 attori. Tre attori (le streghe), stanno dietro il fondale, gli attori (con l’esclusione di Macbeth e della Lady) si alternano in vari ruoli, su una base di costume neutro, pantalone nero e camicia bianca, ogni volta che interpretano un personaggio, indossano una sciarpa di un colore che contraddistingue solo questi, dal fondo le streghe, sono le burattinaie di tutta la vicenda.

L’unica alterazione che ci siamo permessi di fare è quella di dividere in tre anni e due intervalli la tragedia, scritta in 5 atti, ma comunque senza togliere un rigo al testo, testo che è di una grande compattezza (è la tragedia più breve), e ricco di riflessioni poetiche, linguistiche, umane di grande grandissima profondità.
“raccontare la vita di un uomo è in fondo una preghiere”.

L’ho trovato scritto all’inizio di un libro si Scerbanenco, non ricordo se è sua o a sua volta una citazione.
E vorrei aggiungere come parafrasò un mio amico.
“raccontare la vita di un uomo è in fondo una poesia”.

Geometra Vincenzo Toma

Torre S.S.: al teatro il Macbeth di Vincenzo Toma

Argomenti correlati: ,

COMMENTA L'ARTICOLO

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi