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Taranto/Statte: sciacalli depredano abitazione danneggiata dal tornado

Cronaca

Scritto da il 29 Novembre 2012 - 14:02

Nella serata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Massafra, impegnati in mirate operazioni di polizia finalizzate alla prevenzione e repressione di possibili eventi di sciacallaggio opportunamente predisposte nel comune di Statte, a seguito della violenta tromba d’aria abbattutasi nella giornata di ieri, hanno arrestato in flagranza di reato CONVERTINO Vito, pregiudicato ed il figlio CONVERTINO Pasqualino e denunciato in stato di libertà C.O., incensurato, rispettivamente figlio e fratello dei due.

I tre soggetti, Stattesi rispettivamente padre e figli, si erano introdotti in un’abitazione, sita in Corso Vittorio Emanuele di Statte, rimasta momentaneamente incustodita per inagibilità causata dalla calamità naturale, con il chiaro intento di depredarla.

L’azione criminosa è stata impedita grazie all’immediato intervento dei Carabinieri, allertati dal proprietario dell’abitazione, il quale aveva sorpreso i tre soggetti, peraltro a lui noti, mentre erano intenti a caricare sulla loro autovettura dei manufatti in metallo ed alluminio, del valore di circa tremila euro, asportati dalla sua casa, al momento vuota perché parzialmente agibile a seguito del’evento calamitoso.

Giunti prontamente sul posto, i militari bloccavano i due fratelli e li accompagnavano immediatamente in caserma, anche per evitare che la folla potesse giungere alle vie di fatto, atteso che gli stessi avevano posto in essere il reato in modo subdolo, ovvero approfittando di un momento di disattenzione causato dallo stato di emergenza.

Nel frattempo i Carabinieri avviavano altresì immediate ricerche del padre dei due ragazzi che, all’arrivo del proprietario, era riuscito a darsi alla fuga dileguandosi a bordo della propria autovettura. Le ricerche, rese peraltro difficili a causa della forte congestione delle strade del paese, permettevano ai militari di rintracciare il fuggitivo presso la propria abitazione e di accompagnarlo in caserma, dove i militari li hanno dovuti proteggere anche dalla rabbia dei cittadini stattesi, indignati dal fatto che il reato si era consumato in un momento così drammatico in cui la comunità si stava dedicando alle operazioni di soccorso.

I due “sciacalli” arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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