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Sei rapine in due ore. Arrestati due ragazzini di Manduria

Cronaca

Scritto da il 8 Febbraio 2013 - 14:06

5-furto Uno verde Francavilla F.na

Furto della Uno verde a Francavilla Fontana

Riuscendo a mettere insieme un bottino di oltre 2000 euro, tre rapinatori tra le 16.40 e le 19.15 del 5 novembre scorso, avevano messo a ferro e fuoco la provincia jonica, in particolare Grottaglie, Taranto e Sava. Sotto attacco erano finiti supermercati, stazioni di servizio, farmacie e non solo.

In ogni azione i banditi, freddi e risoluti, oltre all’incasso dei vari esercizi commerciali, hanno “ripulito” i clienti di portafogli, borse e monili.

In azione, per tutti e sei gli episodi, è entrato lo stesso commando composto da tre giovanissimi armati di pistole e fucile a canne mozze, a bordo di una Fiat Uno verde, risultata poi rubata in quello stesso pomeriggio a Francavilla Fontana (Br).

Il primo colpo registrato dal 112 dei Carabinieri di Taranto, tentato ma non andato a segno, era stato quello della stazione di servizio Q8 alle porte di Grottaglie. Tre rapinatori, intorno alle 16.40 del 5 novembre, si erano presentati dinanzi ai gestori, due fratelli e, mentre uno rimaneva in macchina con il motore acceso pronto per la fuga, gli altri due, con pistola e fucile a canne mozze, hanno affrontato i malcapitati che però, reagendo, erano riusciti a metterli in fuga a mani vuote.

6- Farmacia Martina Velia TarantoSolo dieci minuti più tardi, irrompendo con veemenza, erano ricomparsi davanti banconi di una farmacia di Grottaglie. Armi imbracciate e con il volto travisato da calzamaglia e passamontagna, due rapinatori si erano fatti consegnare l’incasso di 500 euro, due borse e monili dai dipendenti, mentre il terzo controllava le uscite. La rapina era durata pochi istanti ed il commando si era dileguato a bordo della Fiat Uno.

Da Grottaglie il trio si era spostato a Taranto, solo 40 minuti più tardi, sulla statale che collega Paolo VI ai Tamburi, per assaltare un supermercato. Stesse armi, stessa formazione, stessa auto. Anche qui, oltre all’incasso, i malfattori erano fuggiti con borse e portafogli di alcuni clienti.

Sprezzanti, hanno continuato nella loro serie di rapine e, alle 18.20, i tre si erano presentati a Lama in una farmacia, portando via l’incasso, i portafogli di due clienti, nonché le chiavi dell’auto di uno di questi.

6 - europa europa tamburiAbbandonata la Fiat Uno a Lama, i tre erano fuggiti a bordo di una Nissan Almera appena rapinata e, dieci minuti dopo, avevano tentato un’altra rapina ad un distributore carburanti di Lama, senza riuscire nell’intento perché il benzinaio, vistosi le armi puntate contro, in preda al panico era fuggito rifugiandosi all’interno del bar.

A questo punto, i tre avevano messo a segno l’ultimo colpo della serata: alle 19.15, giunti a bordo della Nissan Almera da poco rubata, avevano fatto irruzione all’interno di un supermercato di Sava e, con le armi spianate, minacciato cassiere e presenti, per poi fuggire con un bottino di 1.300 euro e con i portafogli di alcuni avventori.

6 - Sisa SavaLe indagini dei Carabinieri, immediatamente avviate, erano andate avanti tutta la notte con perquisizioni, ascolto di testimoni ed esame dei sistemi di videosorveglianza degli obiettivi attinti ed avevano chiarito sin da subito che si era di fronte ad un gruppo di scatenati giovanissimi e, soprattutto, freddi e ben organizzati. Nei giorni seguenti, in piena sinergia con i Comandi Compagnia Carabinieri di Manduria, Martina Franca e Francavilla Fontana, i militari del Nucleo Investigativo hanno ricostruito i passaggi di quella giornata di follia.

Il terzetto infatti, si era mosso da Manduria con una Fiat Uno Rossa rubata in quel centro, per poi raggiungere Francavilla Fontana; qui aveva tentato di rubare un’altra Uno dello stesso colore e, non riuscendovi, si era impossessato della Uno verde con cui erano state messe a segno le prime cinque rapine fino alla farmacia di Lama.

4-furto Uno verde Francavilla F.naFondamentale è stato quindi l’apporto dell’Arma di Francavilla Fontana, che han ritrovato delle registrazioni di telecamere installate su pubblica via che hanno immortalato i momenti salienti del tentato furto della Fiat Uno rossa e del furto della Uno verde. Fissato, quindi, un punto di partenza, le indagini si sono concentrate sull’esame delle registrazioni delle fasi delle varie rapine, mediante le quali i militari della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo jonico hanno operato dei confronti antroposomatici con alcuni soggetti di Manduria individuati mediante la collaborazione con i Carabinieri di quel Comando Compagnia. Ebbene, dalle varie comparazioni effettuate e dalle testimonianze di alcune persone presenti durante le rapine, i militari del Nucleo Investigativo hanno identificato due dei tre rapinatori, che sono risultati essere due minorenni di 16 e 17 anni di Manduria, sul cui conto figurano già numerosi precedenti del medesimo tenore. Entrambi, infatti, si trovavano già in custodia cautelare presso l’I.P.M. “Fornelli” di Bari, perché arrestati in flagranza di reato in due distinte operazioni. Il diciassettenne, lo scorso 8 gennaio, era stato fermato dalla Squadra Mobile di Lecce per aver assaltato, con le stesse modalità, due farmacie di Maglie e Galatina; il sedicenne, appena lo scorso 20 gennaio, era stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Manduria perché responsabile di ben quattro rapine nella zona orientale della provincia.

Ma le indagini del Nucleo Investigativo hanno passato al setaccio tutte le rapine perpetrate nell’ultimo periodo in provincia, fino a trovare elementi di analogia con un’altra rapina messa a segno pochi giorni dopo quel folle 5 novembre e, precisamente il 12, lo stesso commando, irrompendo all’interno della tabaccheria di Sava, ha addirittura ingaggiato una colluttazione con il titolare che aveva reagito alla minaccia delle armi. In quell’occasione il trio riuscì a fuggire con un bottino di 500 euro a bordo di una Y10 verde rubata due giorni prima ad Avetrana.

I provvedimenti di custodia cautelare emessi dal GIP del Tribunale per i Minorenni di Taranto, dr. Giuseppe LANZO sono stati eseguiti nella mattinata di ieri dai Carabinieri del Nucleo Investigativo provinciale di Taranto ed i due minori resteranno nell’istituto minorile di Bari a disposizione del P.M. dott.ssa Silvia Nastasia. I Carabinieri hanno anche ritrovato e sequestrato la Fiat Uno verde e, successivamente, la Nissan Almera che saranno sottoposte a rilievi tecnici dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo Provinciale, allo scopo di rilevare altri elementi utili per le indagini.

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