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San Pietro in Bevagna: pìnnuli ti vaccina e sciruppu ti cantina

Eventi

Scritto da il 9 Agosto 2011 - 16:17

Dopo lo strepitoso successo nella Notte Rosa di Mesagne, L’Associazione Culturale e Teatrale “Li Satiri”, torna in scena a San Pietro in Bevagna (Ta).

L’appuntamento è per mercoledì 10 agosto 2011, ore 21.00, in piazza delle Perdonanze a San Pietro in Bevagna.

“Li Satiri” ripropongono la Cultura e le Tradizioni della nostra terra attraverso un’attenta ricerca lessicale e glottologica del dialetto mesagnese che Catone Tersonio rielabora in versi o in commedie brillanti al fine di tenere alta l’attenzione e l’amore per una lingua, a volte aspra come la terra, a volte calda come il tepore dolce del camino ma sempre viva, accogliente, ricca di passione e proiettata nel futuro.
Un formidabile appuntamento con l’Associazione Culturale e Teatrale “Li Satiri” che, sotto la regia di Antonio Cortese, rappresenteranno: “pìnnuli ti vaccina e sciruppu ti cantina”

La nuova commedia di Catone Tersonio sottolinea con tratti arguti ed esileranti i dissapori famigliari per le solite questioni di rapporti tra parenti, la difficile convivenza con un padre anziano, la latitanza del marito che fanno della vita di Tetta una vita d’inferno. Nel momento in cui sta per cedere alla disperazione, un colpo di scena riporta la donna ad una dimensione più accettabile.
Il quid drammatico sembra collocarsi in un qualsiasi contesto temporale per l’esistenza degli elementi ricorrenti nelle vicende esistenziali dell’uomo di tutte le epoche.
Nonostante i temi di evidente drammaticità, l’abilità del regista Antonio Cortese, e la capacità espressiva sempre più ricca e sicura degli attori dell’Associazione Culturale e Teatrale “Li Satiri”, rendono allo spettatore una divertente, ironica e sorprendente performance teatrale.
Lo stile inconfondibile di Catone si caratterizza, nel contesto della produzione dialettale popolare del territorio salentino, per la continuità creata con la tradizione della Commedia dell’arte: la riproposizione di maschere fisse (Ciccillo Folletto e la sua arguzia e finta pazzia, “lu mancuscommutu” e la sua dabbenaggine, la madre e la saggezza…); l’alternanza di prosa e versi, con l’incredibile recupero di un dialetto che va sempre più rarefacendosi e la cura dei costumi d’epoca, di incredibile impatto scenico.

Gli interpreti della commedia sono: Speranza Cacciatore, Domenico Simone, Michela Cipriano, Antonio Cortese, Mimmo Gorgoni, Lello Maizza, Teresa Falcone, Jolanda De Mitri e Francesca Errico;

i collaboratori: Liliana Gatti, Lucia Aresta, Loredana Maglie, Mino Neglia Luigi Nibio, Anna Rita Errico, Daniela Mongelli, Clara Piliego, Giovanni Piliego e Mirella Ignone;

la regia è di Antonio Cortese.

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