Comunicato della fabbrica di Nichi Oria
La fabbrica di Nichi ringrazia tutti gli elettori di Oria che hanno votato Vendola e difeso la Puglia migliore. I risultati delle elezioni regionali nel nostro paese non lasciano spazio a grandi voli di fantasia, i dati sono molto chiari: plebiscito con percentuali bulgare per il candidato locale e primo posto nella provincia di Brindisi per voti attribuiti a Rocco Palese, con una delle percentuali più alte dell’intera Regione. L’esperienza di questi ultimi anni viene confermata anche in queste elezioni . Il nostro paese si piega ancora una volta a logiche clientelari in cui i voti si comprano con promesse di lavoro, piccoli “favori” e con contributi economici a gruppi e associazioni locali. Il 62,47% degli oritani non ha voluto difendere il laboratorio di buona politica e di buon governo che Vendola ha portato avanti nella nostra regione. Grandi colpe e responsabilità per questa disfatta vanno attribuite ai partiti e ai dirigenti della sinistra oritana. C’è bisogno di guardarsi allo specchio di fare autocritica e avviare una discussione larga, ampia, franca e senza paura. Apriamo davvero il cantiere delle idee e della alternativa a questa destra, facciamolo a partire dalla realtà, lasciamo che l’insegnamento ci venga dai fatti; occorre lavorare per una coalizione che guardi al Paese e non a se stessa, che metta da parte gli infiniti tatticismi, personalismi e rancore politico che contraddistinguono la sinistra oritana. Dobbiamo proporre un’idea alternativa di città e di politica; proponiamo un cammino politico alternativo da condividere, cercando di smetterla con accoltellamenti, giochi sporchi e logiche partitocratiche che uccidono il confronto politico e giocano a favore dell’avversario, proviamo a dare un nuovo volto a questo paese. Noi giovani della fabbrica di Nichi siamo pronti a metterci in gioco per il rinnovamento sociale politico e culturale del nostro paese. Tutti quelli che portano cultura,arricchimento e una proposta programmatica per costruire una alternativa sono i benvenuti.