Recchia replica alla Fabbrica di Nichi
Premesso che ringrazio i ragazzi della fabbrica, che volenti o dolenti, mi danno la possibilità ancora una volta di dire la mia tirandomi chiaramente in ballo con il loro ultimo comunicato, sento il dovere morale di replicare e non lasciare il palco con tutti i suoi riflettori puntati ad un’unica verità, perché, così come ha detto anche un cittadino su alcuni network, la vita è fatta di tante verità, di tanti colori e tante sfaccettature!
Prima di scrivere e fare determinate considerazioni su esternazioni altrui, consiglio ai “Ragazzi di Nichi” di rileggerle o riascoltarle più volte, se possibile!
Quanto al servilismo politico ignorando a quale episodio o esternazione possano riferirsi, voglio semplicemente dire che se è nata Azione e Coraggio è anche perché il sottoscritto ha avuto appunto il coraggio di non essere al servizio di alcun politico o politicante! Ne io ho alcun obbligo personale con alcun soggetto! Mi si venga a dimostrare in dieci anni di centro-destra in quale occasione compare il nome di Cosimo Recchia o di soggetti del suo nucleo familiare come beneficiari o vincitori di qualche consulenza, progetto o bando; mai! Questa, cari ragazzotti, purtroppo per voi è proprio la mia forza, che tanto a voi, tanto a qualcun altro, anche di centro-destra, non lo escludo, può rodere! Se il servilismo, poi, si riferisce alla condotta della mia ultima campagna elettorale provinciale, come è stato fatto per altri riferimenti, dico ai “Ragazzi di Nichi” che sono i risultati che parlano: primo dei non eletti nonostante l’esiguo numero di voti, in una lista nulla in ambito provinciale, che a dispetto anche di chi, nell’eventuale vittoria di Saccomanno, ad Oria si sentiva già in petto qualche titolo da rivendicare (non mi riferisco assolutamente al nostro Sindaco, ma a chi capisce, capisce), avrebbe un attimo sconvolto i piani.
Come sto dimostrando non ho paura di avere assolutamente peli sulla lingua, altro che servilismo! Ai ragazzi della Fabbrica di Nichi, invece, vorrei consigliare di fare meno copia ed incolla da articoli dei propri genitori o beniamini, a titolo di gruppo, perché da figli posso comprendere l’amore paterno ma a titolo di gruppo, la sì che diventa servilismo! Così come, è servilismo lampante essere “operai” e quindi dipendenti, in una fabbrica che porta il nome personale di un politico. Inoltre, tornando sul poter parlare a nome dei giovani o meno è ovvio e palese, che posso farlo solo a nome di quei giovani che mi hanno seguito in questi anni a partire guarda caso dalla Presidenza locale e Dirigenza provinciale di Azione Giovani!
Per quanto riguarda lo svecchiamento del linguaggio politico, voglio ricordare a lor signori che io son stato il precursore al quale hanno fatto seguito in tanti, compresi anche vostri iscritti per uno spot per un candidato, che oggi ci rappresenta degnamente in provincia, pur avendo un colore differente dal mio, ma il quale conosco personalmente e al quale sono legato da un’amicizia più che ventennale e che in realtà per levatura culturale e morale ha poco da spartire con chi parla tanto per!
Aprire gli orizzonti? Per un giovane aprire gli orizzonti non significa indipendentemente dal colore politico di chi fa proposte, confrontarsi? Se si ha come punto di riferimento Vendola, allora perché non parlare di ambiente, ecologia, sanità, precarietà dei giovani, laicità, disabilità e sue esigenze, diversità e suoi diritti non riconosciuti, ecc ecc. Queste, sono tematiche che sicuramente troverebbero e come, confronto. Per esempio sul biostabilizzatore perché non ci si pronuncia? Io non conosco bene l’impatto ambientale che avrebbe, ma di certo, pare che sia preferibile ad una discarica. Inoltre, il risultato se non erro sarebbe compost utile all’agricoltura!
Ad una discarica, sinceramente, non avrei dato la mia disponibilità.
Certo, se si evitassero entrambe le soluzioni e si riscoprisse l’amore per l’agricoltura incentivandola e invitando i privati a sfruttare anzi gli incentivi, che restano ancora per poco (sino al 2013), non mi dispiacerebbe, visto e considerato che ad Oria checché se ne dica i magazzini ortofrutticoli hanno avuto un incremento lavorativo da quando si trovano nella nuova unica sede, ma nel concreto ad Oria non esistono Aziende agricole di un certo peso.
Tornando a noi, credo che i giovani che vogliono entrare negli scenari politici debbono sì avere il coraggio di dire la loro, che però deve essere coerente e non contraddittoria nel tempo, ma ancor prima riscoprire: il sapore della militanza; lo stare insieme in una sezione per programmare il futuro; lo stare in piedi di notte per le affissioni ed il volantinaggio, nel periodo elettorale, non per servire qualche vecchia volpe, ma magari per sostenere un amico giovane candidato che li rappresenti; il piacere di cosa sia la gavetta (che io ho fatto per 14 anni).
Concludendo, vorrei rimarcare il mio ringraziamento ancora una volta ai “ragazzi di Nichi” che per la loro soddisfazione o meno, ho dovuto necessariamente controbattere, rinviando anche qualcosa che avevo in cantiere, per evitare che chi legge i loro comunicati abbia una sola veduta senza poi veder smentite o risposte, accreditandosi così la verità assoluta!
Grazie
Oria, lì 12.10.2010
Cosimo Recchia
- Già candidato al Consiglio Provinciale di Brindisi
- Già dirigente provinciale Azione Giovani
- Presidente di “Azione e Coraggio” (Ass.ne politico-culturale)
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Caro Mino sono Attilio Ardito e ti rispondo a titolo personale, considero il nostro ultimo comunicato molto pacato e corretto, la tua reazione invece mi sembra spropositata ed esagerata e le tue insinuazioni offensive. Non abbiamo assolutamente bisogno di fare copia-incolla dai nostri genitori, siamo ragazzi liberi con una nostra cultura e stimolati da un ragionamento critico e costruttivo. I comunicati della Fabbrica quasi sempre hanno “picconato” il centro sinistra Oritano (se cosi possiamo definirlo).Riguardo al nostro servilismo per Vendola volevo informarti che la Fabbrica è un laboratorio sociale alternativo, uno spazio aperto, in cui si incontrano e si scontrano idee, proposte e informazioni. Un modo di vedere la politica che non appartiene alla politica perché non è regolamentato da logiche di partito e di appartenenza. Nella Fabbrica si applica la regola della libera partecipazione, del dare senza ricevere, del creare senza distruggere. Usiamo il suo nome per narrare e identificare quelle politiche innovative, nelle quali noi ci riconosciamo, per rilanciare una nuova idea di politica, che fuoriesca dalle vecchie logiche di partito, che rimetta al centro del dibattito politico i soggetti in carne ed ossa, le problematiche del territorio e che punti a ricostruire un rapporto sentimentale con il popolo e per intendere la politica come possibilità di cambiare le cose. Riguardo alla tua ultima campagna elettorale credo che faresti meglio a tacere vista la tua imbarazzante candidatura( anche se come indipendente) con un partito guidato dal pregiudicato Giancarlo Cito (un “camerata”,squadrista, neofascista e picchiatore espulso dal MSI di Almirante per le sue posizione estreme, condannato più volte dalla Magistratura anche per concorso esterno in associazione mafiosa per cui scontò quattro anni di carcere).Caro mino avrei tante altre domande da porti( anche perché è veramente difficile trovare dei ragazzi del tuo schieramento che sappiano argomentare e difendere le politiche portate avanti dal centro-destra a livello nazionale e locale)su temi come l’Università, la libera informazione, il conflitto di interessi, il nucleare, la giustizia,la legalità e moralità nella vita pubblica per poi passare a temi locali. Concludendo volevo invitarti ad evitare inutili e sterili polemiche, avviando invece un confronto democratico e civile e un dibattito politico tra i giovani oritani che per troppi anni è stato dimenticato .
Attilio Ardito
Mi associo a quanto replicato dall’amico Attilio.Non sono un appartenete a fantomatici partiti politici ma il mio “libero” pensiero mi porta a cercare verità e sensazionali “opere” invano nell’amministrazione tutta e allegati…
L’intervento politico di noi giovani visto da fuori e nullo quando si prende in considerazione il versante di “DESTRA”.Sensibilmente varia quando l’oggetto sono i giovani di “SINISTRA”.Con questo voglio solo sottolineare quanto scritto da Attilio,non per un legame familiare o politico,ma per un legame assai più forte…IL GIUSTO.Commento puramente innocuo il mio sicuramente per il signor Recchia ma spero sia stimolante per i giovani della Fabbrica(cosa più importante che dare fastidio a uno schieramento NULLO).
p.s.=Il servilismo da parte dei ragazzi della fabbrica denunciato dal signor Recchia è molto più dignitoso di un servilismo verso persone mafiose e coinvolte in azioni di perdizione sicuramente poco produttive per la grande e per la piccola politica.
Senza alcuna discordia cordiali saluti.
Vittorio E.Conte