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Prima le incendia l’auto, poi minaccia di morte e insegue armato la moglie

PoliziaUn pregiudicato di Grottaglie, C.F. di 50 anni, è stato arrestato dai poliziotti del locale commissariato per per danneggiamento, minacce aggravate e porto abusivo di armi e oggetti di offesa.

La scorsa notte, intorno all’1:30 una Volante era intervenuta in via Perduno a Grottaglie, dove una Fiat Panda era in fiamme. Durante lo spegnimento da parte dei Vigili del Fuoco, gli agenti sono stati avvicinati da una donna, che ha riferito che l’auto era sua e che l’incendio le era stato preannunciato telefonicamente dal marito. Quest’ultimo, nel frattempo, ha pure contattato telefonicamente la loro figlia, anch’essa presente sul posto, chiedendole se la vettura stesse bruciando bene.

Sulla base di tali circostanze, la donna è stata accompagnata presso il commissariato per denunciare l’accaduto, mentre altri equipaggi si sono messi alla ricerca del piromane. L’uomo, forse perché messo sotto pressione, poco dopo si è presentato spontaneamente presso il commissariato, in evidente stato di ebbrezza alcolica. I poliziotti gli hanno contestato l’incendio dell’auto, denunciandolo in stato di libertà.

Al termine, il 50/enne è stato rilasciato e si è allontanato a bordo di una Peugeot 106 di colore rosso. Poco dopo, mentre la donna era ancora all’interno del Commissariato, l’uomo l’ha chiamata al telefono dicendole di non collaborare tanto con la Polizia, minacciandola persino di morte.

Conclusa la denuncia, la donna ha lasciato il Commissariato diretta verso la propria abitazione, però scortata a distanza dai poliziotti. Qualche minuto dopo il rientro in casa, gli agenti hanno visto giungere la Peugeot rossa e poi l’uomo mentre di corsa si dirigeva verso le scale dell’abitazione.

I poliziotti, intuendo le intenzioni, hanno bloccato l’uomo scoprendo che aveva con sé un coltello a serramanico e un bisturi, del tipo utilizzato per gli interventi chirurgici. Il successivo controllo della Peugeot ha consentito di rinvenire anche un altro coltello a serramanico.

A quel punto per C.F. è stato inevitabile l’arresto.

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