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Oria: il PD sui concorsi del comune

Politica

Scritto da il 24 Agosto 2010 - 20:23

Partito Democratico (PD) di Oria«Sulle procedure con le quali il sindaco Ferretti e la sua amministrazione stanno gestendo i concorsi per l’assunzione del dirigente di ragioneria, dei servizi sociali e di un vice segretario comunale – afferma il coordinatore cittadino del PD Avv. Tommaso Carone – si addensano nubi e dubbi ancor più gravi e pesanti e il PD cittadino conferma tutte le preoccupazioni già espresse nei giorni scorsi sulle modalità e sulle procedure di svolgimento».

Vediamo quali sono le criticità denunciate dal PD e sulle quali l’amministrazione non avrebbe fornito adeguate risposte:

  • la nomina a componente della commissione di concorso di un parente di un consigliere comunale di maggioranza;
  • la nomina a componente della commissione di concorso della responsabile dei servizi sociali del Comune di Torre S.S. che svolge anche le funzioni di segretaria dell’assemblea dell’ATO rifiuti di cui il sindaco Ferretti è presidente;
  • l’affidamento a trattativa privata a una società per lo svolgimento delle operazioni di preselezione in tutti e tre i concorsi e l’utilizzo della medesima società per la selezione del recente concorso di vigili urbani a tempo determinato;
  • il dato politico forte dell’assenza di ben tre assessori (su sette) dalla seduta della giunta comunale che ha deciso la formazione delle commissioni, di cui almeno una dettata, sembrerebbe, da forti dissensi sulla gestione dei concorsi;
  • e poi l’assoluta mancanza dell’indicazione dei criteri seguiti per la selezione dei commissari esterni, in barba a qualsivoglia buona regola di trasparenza e oggettività e senza la preventiva valutazione di curricula circa la effettiva e specifica professionalità dei commissari;
  • come e perché sono stati scelti i commissari;
  • le delibere di giunta di nomina dei commissari probabilmente viziate da incompetenze in capo all’organo che le emesse, per essere l’atto di nomina di pertinenza del dirigente, trattandosi di atto inerente alla gestione amministrativa e non avente carattere di indirizzo politico-amministrativo;
  • ed ancora la presenza fra i candidati del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti e l’attuale responsabile del settore dei Servizi Sociali: tutto trasparente e irreprensibile? E il ruolo del segretario generale e direttore generale del Comune di Oria anche presidente delle commissioni di concorso? Non c’era proprio alcuna possibilità di astenersi o rinunciare all’incarico?
  • a che serve che il segretario generale e direttore generale del Comune di Oria esca dalla giunta al momento della deliberazione per la nomina di persone che esso stesso ha espressamente proposto, per poi apporre il parere favorevole sulla regolarità tecnica dell’atto stesso;
  • ed infine, i soliti anonimi che si stanno pure e ampiamente occupando della vicenda, evidentemente importante, fanno salire la temperatura della patata ormai già bollente di questi concorsi.

«Su tutti questi rilievi avevamo invitato il sindaco e il segretario del Comune di Oria intanto alla verifica e alla fondatezza di quanto esposto e quindi all’adozione di ogni utile provvedimento teso a ristabilire la legittimità degli atti e della procedura concorsuale: ovviamente nessuna risposta!
Ma allora la domanda fondamentale è un’altra e forse una sola: ma possono il sindaco Ferretti e il segretario comunale dare le risposte richieste ed attese?
A questo punto non pensiamo davvero!
Non pensiamo infatti che un sindaco che ha proposto, ha voluto e ha fatto votare, anche contro la posizione di uno dei più importanti assessori, la delibera di nomina dei commissari possa e voglia fare marcia indietro!
Non pensiamo, inoltre, che il segretario generale del Comune abbia poi effettivamente voglia di dar conto della nomina di commissari che egli ha voluto e indicato alla Giunta.
Così come non pensiamo che il segretario generale sia disponibile a dare conto di un concorso di cui è anche presidente della commissione giudicatrice.
Bene, se tutto ciò è vero, come effettivamente è vero, ci chiediamo quali speranze possano concretamente nutrire i cittadini e la comunità intera e il supremo interesse al rispetto della legalità di essere garantiti da quei soggetti e da quelle figure istituzionali dalle quali dovrebbero ricevere le risposte che cerchiamo.
Ed allora, perché tertium non datur – conclude Carone – le risposte andranno ricercate o presso il TAR o anche presso la Procura della Repubblica perché il rispetto delle procedure, delle norme e dei principi di legalità, trasparenza ed oggettività non siano ridotte a semplici petizioni di principio e tutto continui a svolgersi sotto l’alea di tali gravi dubbi, incertezze e irregolarità».

Oria: il PD sui concorsi del comune

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