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Oria: tra impalcature e termosifoni spenti, gli studenti protestano

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La protesta

Sono costretti ormai da molto tempo a studiare tra impalcature e lavori in corso – che procedono a singhiozzo – e da un paio di settimane, con l’abbassamento delle temperature, sono al freddo per la mancata accensione dei termosifoni.

Per questo i ragazzi dell’Istituto Commerciale Turistico “Calò” di Oria hanno protestato stamattina, non entrando in classe e chiedendo l’immediata attuazione di provvedimenti da parte della Provincia di Brindisi e del Comune di Oria.

Il primo ente dovrebbe autorizzare l’accensione degli impianti di riscaldamento, regolarmente funzionanti e riforniti di carburante, ma spenti in attesa del via libera formale della Provincia.

Il Comune, invece, come ente proprietario dell’edificio che ospita l’istituto scolastico, dovrebbe attuare ogni iniziativa utile ad accelerare i lavori di ristrutturazione. Gli stessi, fermi durante gran parte dell’estate – periodo congeniale per gli interventi di edilizia scolastica – vanno avanti a rilento e da circa un mese sono totalmente bloccati, a causa di piccoli problemi tecnici irrisolti.

Gli studenti, che avevano preparato anche degli striscioni, dopo essersi incontrati all’ingresso della scuola, si sono recati presso il vicino municipio di Oria, dove hanno incontrato il commissario prefettizio dott.ssa Pasqua Eminia Cicoria, alla quale hanno esposto il loro disagio.

Una situazione che è auspicabile trovi una rapida soluzione, anche perché riguarda un istituto particolarmente generoso nei confronti della città. Ogni anno, infatti, sono tantissime le manifestazioni e le iniziative che godono dell’importante contributo dei ragazzi e dei docenti dell’ITES.

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