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Oria: stasera “Ricostruiamo Porta Brindisi”

Cultura

Scritto da il 24 Agosto 2010 - 5:00

La conferenza stampa di presentazione

Si svolgerà stasera, martedì 24 agosto, alle 21:00 presso il Palazzo Vescovile di Oria un incontro pubblico organizzato dal comitato “Ricostruiamo Porta Brindisi”.

Un gruppo di cittadini che punta alla ricostruzione di sana pianta della terza porta di Oria, costruita intorno al 980 nei pressi dell’attuale piazza Lama e demolita nel 1865.

Un dibattito pubblico per coinvolgere la cittadinanza nei diversi aspetti del progetto: culturali, tecnici, economici e decisionali.

«Anche Oria ha il suo Titanic – afferma il promotore dell’iniziativa Gianfranco Durante – il monumento perduto più importante della sua storia. Ad affondarlo fu una delibera comunale del 1865. Dopo 145 anni, grazie all’aiuto dell’amministrazione comunale e del comitato, stiamo riportando nuova luce sul monumento. Vorremmo riproporre, tramite porta Brindisi, Oria come Porta del Salento».

Porta Brindisi a OriaIl professore Giuseppe D’Amico spiega: «Attraverso la porta vi era un deflusso di acque notevole, acque piovane che scendevano giù dal castello e dalla cattedrale. Si era creata nei pressi della porta una sorta di pozzanghera, una zona malsana. Inoltre essendo antichissima stava cadendo, perciò pensarono di buttarla giù. Esiste una ferita aperta che ora si pensa di rimarginare, dal momento che delle “pezze” storiche ci sono».

La base del plastico preparato

Sulla base delle altre due porte di Oria, è già stato realizzato un plastico provvisorio del monumento, che verrà scoperto stasera. Ulteriori studi scientifici sugli aspetti architettonici del monumento, dovranno essere elaborati prima di qualsiasi ulteriori passo.
Sarebbero già in corso dei rapporti informali con alcuni ricercatori dell’Università di Bari, che potrebbero occuparsi di portare avanti le ricerche.

L’ordine di grandezza dei costi per la costruzione dell’opera, secondo Gianfranco Durante, dovrebbe aggirarsi tra i 90.000 e i 130.000 euro. Fondi da reperire mediante quattro possibili strade: investimenti privati, fondi europei, fondazioni bancarie, contributi dei cittadini.

Fulcro dell’aspetto economico dell’opera potrebbe essere la realizzazione al di sopra della struttura di una veranda belvedere, da poter concedere in comodato d’uso per alcuni anni ad attività commerciali come bar o pub.

Allo studio anche l’elaborazione del progetto secondo i parametri utili all’aggiudicazione di finanziamenti europei o alla richiesta di fondi a banche.

In ultima istanza, potrebbe essere previsto il ricorso ai contributi dei cittadini, in una sorta di “mattone per Porta Brindisi”. Offerte da parte di singoli, che in cambio vedrebbero inciso il proprio nome su una targa commemorativa, affissa sul monumento.

Le posizioni al vaglio per la ricostruzione della porta pare siano tre. La prima sarebbe nelle immediate vicinanze del punto in cui sorgeva l’originale, cioè all’imbocco di corso Umberto da piazza Lama. La seconda sarebbe nei pressi del pozzo, a chiusura di piazza Lama. La terza potrebbe essere in via Latiano, all’altezza dell’incrocio con via Tripoli.

Per scoprire tutti i dettagli del progetto non resta che assistere all’incontro di stasera.

Per chiudere una curiosità, forse il primo a parlare di ricostruzione negli ultimi anni è stato il nostro collaboratore Stefano Schirinzi, che da amante di Oria, pur vivendo lontano, nell’agosto 2008 lanciò pubblicamente la proposta attraverso il nostro forum di discussione.

Oria: stasera “Ricostruiamo Porta Brindisi”

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