I due punti vendita, uno dei quali era in liquidazione, erano situati in via Dragonetto Bonifacio e in via Francavilla.
“Io Casa” era già finita sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori dopo le rivelazioni del pentito mesagnese Ercole Penna.
Per Penna il proprietario della catena “Io Casa”, il francavillese Giancarlo Capobianco, sarebbe stato il referente francavillese della Scu.