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Oria, SEL: «rimpasti e azzeramenti, sono solo un diversivo», risolvere problemi

Politica

Scritto da il 7 Ottobre 2013 - 12:04

Sinistra Ecologia e Libertà, rappresentata istituzionalmente ad Oria dal consigliere comunale Giancarlo Marinò e dall’assessore Cosimo Assanti, interviene sulle dimissioni del Sindaco Pomarico, con un documento firmato dal coordinatore cittadino Vincenzo Granata.

Per i vendoliani di Oria «rimpasti e azzeramenti, sono solo un diversivo», i problemi sarebbero altri, tra quali il «condizionamento esterno della macchina amministrativa ad opera di soggetti che letteralmente ne inquinano finanche l’ordinario funzionamento» e la necessità dell’«immediato rilancio dell’azione amministrativa, con la realizzazione del programma» elettorale. A seguire il documento integrale.

Vincenzo Granata, coordinatore cittadino di SEL

Con riferimento all’attuale crisi politico – amministrativa, culminata nelle dimissioni del Sindaco Cosimo Pomarico, si ritengono doverose alcune brevi considerazioni.Consideriamo come imprescindibile un immediato rilancio dell’azione amministrativa, con la realizzazione del programma che ha portato la coalizione guidata dal Sindaco Pomarico alla guida della città, programma impegnativo che porta tutte le forze politiche a doversi confrontare immediatamente con problemi quali il piano regolatore, tutti i concorsi programmati, la realizzazione o il compimento delle opere pubbliche già in cantiere e in via di definizione, il sistema di videosorveglianza nella città ora che l’accordo transattivo con la società Axitea deve essere solo oggetto di deliberazione in quanto già definito nei particolari e con innegabili vantaggi per la città, e il potenziamento nonché razionalizzazione della macchina amministrativa che presenta delle innegabili quanto insostenibili falle nel sistema di gestione ed erogazione dei servizi.

Aggiungiamo, la gestione del nuovo sistema impositivo cui ha fatto seguito l’introduzione della Tares, che impone all’Amministrazione cittadina scelte di mirabile equilibrio onde evitare un massacro sociale le cui vittime predestinate sono famiglie e operatori commerciali.

Detto questo, e fuggendo interpretazioni ipocrite sulle origini della crisi e sulle soluzioni possibili, riteniamo di dover portare un contributo di chiarezza, affinchè i cittadini sappiano e il tutto non si risolva con uno spostamento di pedine su una scacchiera, quando poi i giocatori rimangono sempre gli stessi e il padrone della scacchiera pure!

Ci pare evidente, come oramai sia insostenibile il condizionamento esterno della macchina amministrativa ad opera di soggetti che letteralmente ne inquinano finanche l’ordinario funzionamento, e questo è uno dei motivi principali che da tempo crea fibrillazioni e malessere (pienamente condiviso da Sel!) in parte dei consiglieri di Noi Centro e Udc.

A quanto appena sopra detto, deve aggiungersi l’oramai annosa querelle interna al Partito Democratico, i cui disequilibri interni (leggasi mancato accordo circa il loro rappresentante di riferimento in giunta), portano i due consiglieri ad avanzare richieste autonome e contraddittorie rischiando così di travolgere la stabilità dell’intera maggioranza.

E’ da aggiungersi, ancora, la tensione esistente tra organi amministrativi e segretario comunale, ne è testimonianza la copiosa documentazione agli atti non solo del Comune ma anche degli organi prefettizi competenti.

La situazione così come sopra succintamente descritta, è causa di una paralisi dell’azione di governo francamente inaccettabile, che richiede interventi forti e risolutori, in buona sostanza decisioni sulle modalità di impiego del personale dipendente e sull’utilizzo della dirigenza.

Appare ovvia una situazione in cui parlare di nomi, rimpasti e azzeramenti, sia solo un diversivo che impedisce di cogliere la vera natura della crisi in corso, essendo la stessa direttamente riconducibile ad una mancanza di chiarezza, e forse anche di comunicazione e collegialità, fra le forze politiche della maggioranza.

Accogliamo con estremo favore l’invito del Sindaco a un ruolo maggiormente incisivo e propositivo dei partiti, cosa che Sel ha sempre sostenuto e attuato, essendo state le scelte compiute sempre ampiamente condivise e discusse al proprio interno.
E’ con senso di grande responsabilità amministrativa, e prima ancora politica, che Sel non ha mai fatto mancare in consiglio comunale prima e in giunta poi, il proprio sostegno al Sindaco Pomarico, nella convinzione della validità della formula del “laboratorio politico” che in maniera determinante abbiamo contribuito a costruire.

Ma insieme ai tanti buoni propositi, riteniamo di dover ribadire anche che questa crisi non ci appartiene, non abbiamo concorso in alcun modo a determinarla e non vogliamo prendere parte ad alcun gioco, le nostre orecchie saranno sempre pronte ad ascoltare quanto viene detto nell’interesse della Città, ma sorde ad ogni tentativo di coinvolgimento in meccanismi che potrebbero in un prossimo quanto immediato futuro portare alla fine di quell’esperienza politica che ha visto Oria essere fra i comuni protagonisti del c.d. Laboratorio politico fra forze di centro e progressiste di sinistra.

Concludiamo, nel confermare la massima fiducia nell’operato del Sindaco Pomarico e sulle sue capacità di leadership, sicuri come siamo che riuscirà con le qualità del buon pater familias che da sempre gli riconosciamo, a porre le basi per un rilancio dell’azione amministrativa che sia per la città un vero punto di svolta rispetto alle amministrazioni precedenti, pur in un periodo storico oggettivamente molto difficile.

Sel continuerà con ferma determinazione, ad assicurare il proprio sostegno con trasparenza e lealtà come ha sempre fatto attraverso i propri attuali rappresentanti istituzionali Geom. Giancarlo Marinò e Avv. Cosimo Assanti, nei confronti dei quali si rinnova fiducia e riconoscimento per l’impegno profuso, e che sapranno anche per il futuro assumersi le responsabilità proprie degli uffici ricoperti.

Ovvia la circostanza, che qualora si dovessero ritenere insuperabili le questioni poste, e la cura suggerita o teorizzata per la soluzione della crisi dovesse continuare ad essere solo palliativa, bene farebbe il Sindaco a mantenere ferme le dimissioni rendendole irrevocabili.

Il Coordinatore Cittadino
Sig. Granata Vincenzo

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