Questo sito utilizza Cookie propri ed esterni, anche a scopo pubblicitario e di profilazione. Continuando a navigare accetti il servizio.

CHIUDI

Oria.info Notizie

Oria: rischio di un risarcimento milionario, l’opposizione chiede chiarezza

Politica

Scritto da il 14 Maggio 2012 - 3:43

I consiglieri di minoranza, da sinistra: Spina, Vitto, Farina (non è firmatario), Carbone, Ferretti, Mazza

I Consiglieri Comunali Cosimo Ferretti, Angelo Mazza, Giuseppe Carbone, Ermanno Vitto e Lino Spina hanno depositato al protocollo del Comune di Oria un’ interrogazione in merito alla controversia Antonini/Comune di Oria. Una vecchia storia relativa alla mancata concessione dei permessi per la realizzazione di una struttura alberghiere, che potrebbe costare all’Ente un risarcimento finanche milionario, se si considera che la richiesta di parte è di quasi tre milioni di euro.

«L’interrogazione – secondo i consiglieri di minoranza – ha lo scopo di conoscere le azioni messe in atto dall’Amministrazione per scongiurare l’indennizzo o quanto meno limitarne massimamente l’importo, soprattutto alla luce di quanto riportato in un articolo pubblicato nel n. 18 del quindicinale “Lo Strillone” che ha riferito circostanze e fatti della vicenda di fondamentale importanza ai fini degli esiti della controversia e perciò senz’altro meritevoli di approfondimento da parte dell’Amministrazione».

Inoltre, si legge in una nota diramata da Carbone, Farina, Ferretti, Mazza e Vitto: «L’interrogazione ha anche lo scopo di spronare l’Amministrazione Comunale, a dire il vero apparsa piuttosto “morbida” sulla vicenda (tanto si desume da alcune affermazioni del Sindaco, di altri esponenti politici di maggioranza e, finanche, di alcuni funzionari comunali), a che attui ogni possibile misura per scongiurare una nuova emorragia di fondi pubblici a fronte di una richiesta di risarcimento che appare evidentemente ed oltremodo ingiusta».

A seguire il testo dell’interrogazione.

INTERROGAZIONE

(art. 21 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale)

                                                                                              Al Sindaco del Comune di Oria

OGGETTO: Sentenza Consiglio di Stato – Sez. V n. 6296 del 29/11/2011.

            I sottoscritti Consiglieri Comunali

PREMESSO

  • che il Consiglio di Stato – Sez. V, con sentenza n. 6296 del 29/11/2011 ha accolto il ricorso in appello numero di R.G. 2303/2007 proposto dal sig. Antonini Alberto contro l’Amministrazione Comunale di Oria per la riforma della sentenza del T.A.R. Puglia – Sez. Staccata di Lecce, Sez. I n. 01596/2006, concernente la mancata realizzazione di un complesso edificatorio in Oria in località Colle Iris;
  • che il Consiglio di Stato, pur accogliendo le richieste dell’appellante, non si è ancora pronunciato definitivamente, avendo disposto consulenza tecnica d’ufficio al fine della definizione del quantum debeatur,  e ha rinviato il giudizio per l’ulteriore trattazione all’udienza pubblica del 29 maggio 2012;
  • che il Comune di Oria ha nominato, con determinazione n. 884 del 20/12/2011, quale proprio consulente di parte, il dott. Domenico Catanzaro con Studio in Francavilla Fontana;
  • che in ragione di quanto sopra rappresentato il Comune di Oria è esposto al rischio più che concreto di dover corrispondere all’appellante un risarcimento ingente, se si considera che la richiesta di parte ammonta a poco meno di 3 milioni di euro;

CONSIDERATO

  • che il giornale locale “Lo Strillone”, dopo aver dedicato alla vicenda un ampio servizio nel n. 14 di gennaio 2012, è ritornato sull’argomento nell’uscita della prima quindicina del mese di aprile con un articolo che  appare di grandissimo interesse in quanto riferisce del rilascio da parte dell’Ufficio Tecnico Comunale di due “nuovi permessi a costruire”, nel 2005 e nel 2009, su una parte del terreno in precedenza impegnato dal progetto dell’imprenditore Antonini;
  • che la circostanza appena richiamata, se confermata, assumerebbe grande rilievo nella vicenda se si considera che il rilascio di un Permesso di Costruire presuppone, quale requisito essenziale, la disponibilità del terreno su cui dovrà insistere l’opera, ragion per cui a fronte di un permesso di costruire regolarmente (tanto si suppone) rilasciato nel 2005, deve necessariamente esistere un atto di disimpegno, da parte del proprietario, dai precedenti accordi relativi alla presentazione del progetto per la realizzazione del complesso turistico ricettivo oggetto della controversia;
  • che, sulla scorta delle considerazioni appena svolte, potrebbe risultare vera la circostanza per cui l’odierno appellante non disporrebbe più nella sua interezza, ormai da tempo, del lotto su cui avrebbe insistito l’opera, ricadendo perciò in una situazione di carenza del presupposto essenziale per il rilascio del Permesso di Costruire;
  • che potrebbe sembrare all’opinione pubblica, se non adeguatamente informata, che l’attuale Amministrazione Comunale di Oria, con riferimento alla delicata questione che ci occupa, non abbia esercitato in maniera sufficiente ogni azione volta alla tutela del proprio patrimonio, il che risulterebbe particolarmente grave in un periodo in cui (la S.V. lo va ripetendo ad ogni occasione) le casse comunali sono vuote e le tasche dei contribuenti sono messe a dura prova dalle continue manovre fiscali di respiro nazionale, regionale e comunale.

Tutto quanto sopra premesso e considerato, i sottoscritti Consiglieri Comunali

INTERROGANO IL SIGNOR SINDACO

            per conoscere:

  1. se risulta vero ed esatto quanto riportato dal giornale “Lo Strillone” circa la concessione da parte dell’Ufficio Tecnico Comunale di due “nuovi permessi a costruire”, nel 2005 e nel 2009, su una parte del terreno in precedenza impegnato dal progetto dell’imprenditore Antonini;
  2. se l’attuale Amministrazione Comunale si è preoccupata, almeno successivamente alla pubblicazione su “Lo Strillone” degli articoli sopra richiamati e prima che le operazioni peritali fossero concluse, di verificare presso i propri uffici ed anche presso i soggetti interessati alla vicenda (proprietari dei lotti, progettisti, costruttori) la sussistenza nel tempo della titolarità dei diritti di utilizzo dei lotti oggetto della richiesta di concessione edilizia del 21/12/2001;
  3. se il legale dell’Ente ha eventualmente riscontrato la mancanza di disponibilità del lotto da parte del ricorrente già alla data della presentazione del ricorso al TAR e, in caso affermativo, se ha rappresentato detta circostanza negli atti di costituzione o in altri atti di giudizio sia dinnanzi al TAR che al Consiglio di Stato;
  4. se il dott. Catanzaro ha eventualmente riscontrato la mancanza di disponibilità del lotto da parte del ricorrente già alla data della presentazione del ricorso al TAR e, in caso affermativo, se ha rappresentato detta circostanza nella propria relazione di parte e/o durante le riunioni peritali convocate dal C.T.U dott. Pezzuto, al fine di ridurre la pretesa risarcitoria;
  5. quali azioni intenda intraprendere l’Amministrazione Comunale al fine di evitare che venga corrisposto alcun risarcimento che appare oltremodo ingiusto se non, addirittura, assurdo.

Si richiede risposta scritta ed immediata stante la importanza e l’urgenza della questione.

Si porgono distinti saluti.

Oria, 4 maggio 2012

F.to

Cosimo Ferretti, Angelo Mazza (Consiglieri Comunali “Io Amo Oria – Io Amo l’Italia”)

Giuseppe Carbone (Consigliere Comunale “Impegno Sociale”)

Ermanno Vitto (Consigliere Comunale “P.D.L.”)

Leonzio Spina  (Consigliere Comunale “La Puglia Prima di Tutto”)

Oria: rischio di un risarcimento milionario, l’opposizione chiede chiarezza

Argomenti correlati: , , , , ,

COMMENTA L'ARTICOLO

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi