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Oria: omicidio Nania, ieri la prima udienza a Brindisi

Mario Nania

Si è svolta ieri presso il tribunale di Brindisi la prima udienza nell’ambito del processo a carico di Michele e Francesco Carbone, rispettivamente padre e figlio, accusati dall’omicidio di Mario Nania, avvenuto nel pomeriggio del 9 aprile 2010.

Francesco Carbone dopo qualche giorno di fuga si era costituito

Due testimoni, presenti nel momento dell’omicidio, hanno ricostruito l’accaduto rispondendo alle domande del pm Milto De Nozza, degli avvocati della difesa Francesca Conte (noto penalista leccese, balzata recentemente agli onori della cronaca per un breve coinvolgimento nel caso di Sarah Scazzi) e Ladislao Massari e degli avvocati della famiglia Nania: Pasquale Annicchiarico, Roberto Rizzo e Antonio Almiento.

Michele Carbone

Secondo i testimoni il 50/enne Michele Carbone e il neo-pensionato 58/enne Mario Nania stavano litigando perché il primo non riusciva a dormire a causa dei rumori dovuti a lavori di potatura nell’adiacente fondo di proprietà del secondo.
Michele Carbone avrebbe minacciato più volte Nania, forse anche con un coltello, sin quando quest’ultimo avrebbe afferrato un bastone e lo avrebbe colpito.
A quel punto Carbone avrebbe provato a strappare il bastone dalle mani di Nania, nel frattempo si sarebbe avvicinato suo figlio 19/enne Francesco che, sempre secondo le testimonianze, anziché dividere i due, avrebbe colpito Nania con una decina di pugni alla testa, facendo stramazzare al suolo il pensionato. Michele Carbone avrebbe poi infierito colpendo col bastone lo sterno dell’esanime Nania.

Trasportato in ospedale il cuore di Mario Nania cessò di battere dopo qualche ora a causa di un forte trauma cranico, come acclarato in seguito dall’autopsia. Michele Carbone fu arrestato subito, mentre il giovane Francesco si rese irreperibile e si costituì il 13 aprile, qualche ora prima del funerale della vittima.

Durante l’udienza di ieri, che è stata aggiornata a giovedì prossimo, erano presenti diversi parenti e conoscenti.

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