Luigi Caffa, oggi 30/enne, all’epoca dei fatti aveva 20 anni
Dopo dieci anni dai fatti è arrivata la condanna per Luigi Caffa, oritano 30/enne, che secondo i giudici partecipò in concorso al sequestro, all’omicidio e all’occultamento del cadavere di Joseph De Stradis.
Caffa, che era già stato arrestato in passato in regime di custodia cautelare e poi liberato, ora deve espiare la pena residua di 10 anni, 10 mesi e 21 giorni di reclusione.
L’arresto odierno è stato compiuto dai carabinieri della Stazione di Oria su ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva emesso dalla Procura della Repubblica presso la Corte di Appello di Lecce. Caffa, dopo le formalità di rito, è stato associato alla casa circondariale di Brindisi.
I fatti
Era il 20 aprile 2004 quando tre uomini condussero con forza il 17/enne oritano Joseph De Stradis in località Borraco, sul litorale jonico.
Si trattava di Francesco Fullone, 61/enne poi morto in carcere, di Luigi Caffa, 20/enne e del 17/enne F. P.
Era il più anziano dei tre a nutrire un forte rancore verso Joe. Nei giorni precedenti il 17/enne aveva cercato di difendere una ragazza che il falegname 61/enne molestava sessualmente.
Per questo, Fullone, aiutato dai due giovani complici, massacrò a colpi di martello il povero Joe, sulla spiaggia nei pressi del fiume Borraco. Il ragazzo, creduto morto, ma in realtà ancora agonizzante, fu poi sepolto vivo nella sabbia, dove venne ritrovato morto.