L’idea è stata quella di far confrontare direttamente i ragazzi sul tema del bullismo (e della legalità in generale) tramite il teatro, mostrare loro “come” la legalità non è – come si può comunemente pensare – una materia complessa e noiosa ma può essere un’occasione di riflessione per stare insieme, pensare insieme, confrontarsi, trovare insieme nuovi modi di vivere tutti i giorni attraverso singoli comportamenti che fanno la differenza.
Non si è voluto attraverso un laboratorio teatrale “insegnare” la legalità, “insegnare” a non cadere nella trappola del bullismo o insegnare a difendersi dai bulli ma – con e attraverso il teatro – proporre ai ragazzi di fare un’esperienza completa (fisica, emotiva, relazionale, riflessiva) per affrontare il tema delicato del bullismo in maniera partecipata, per trasmettere alle nuove generazioni dei modelli comportamentali di riferimento sani.
Lo spettacolo è stato molto apprezzato per il messaggio che ha voluto offrire agli studenti ma anche agli adulti, quello cioè di riflettere sui comportamenti e sulle cause che scatenano gli atteggiamenti aggressivi e di prevaricazione degli adolescenti in alcune situazioni.
La rappresentazione è stata resa possibile anche grazie alla sensibilità di quegli imprenditori oritani che, credendo nel progetto, hanno sostenuto col loro contributo la realizzazione dello spettacolo stesso: la sig.ra Fabiola D’Antona, pub pizzeria “Il Castello”, Farina Fotografia, Denuzzo viaggi e turismo, Autofficina Patisso, “Officina del Gusto” enoteca e prodotti tipici, Agenzia Birtolo, “il Piacere” bar-pasticceria, “In legno” coperture in legno, Autoricambi Masiello Leonzio, “I Nuovi Sapori” pizzeria, Hair Fashion, Alfa copisteria, Ottica Alighieri, “Mytos” scarpe ed accessori, La Belle Epoque.