Rischiare la vita pur di partire, è questa la scelta di uno dei tunisini presenti oggi nella stazione ferroviaria di Oria.
Alle 13:49 c’era uno dei pochi treni della domenica, un regionale diretto a Taranto. La stazione era presidiata da qualche decina di operatori delle forze dell’ordine, tra poliziotti e carabinieri. A vigilare sulla situazione anche dei dipendenti di Trenitalia, stremati da una situazione difficile sotto tutti i punti di vista. Il treno si è regolarmente fermato, i tunisini hanno provato a salire a bordo, ma sono stati fermati.
Qualcuno esclamava rivolto ai ferrovieri: «ti prego amigo, ti prego», ma non era possibile farlo salire a bordo. Il treno è ripartito senza nessun tunisino, tranne uno.
Un immigrato, appena il convoglio ha mosso i primi centimetri, è sbucato fuori e si è aggrappato agli agganci posteriori del treno. Con qualche piccolo sforzo è poi riuscito a sistemarsi alla meglio, facendo gesti di gioia con le gambe, quasi a voler dire «ce l’ho fatta».
Terrorizzati i responsabili delle ferrovie, che hanno immediatamente cercato con i fischietti di fermare il treno, ma era troppo tardi. Il convoglio si è allontanato dalla stazione, mentre partivano le telefonate per cercare di far rallentarlo per evitare il peggio. Increduli i connazionali e i poliziotti. Speriamo solo non si sia fatto male.
Presenti in quel momento anche degli operatori della trasmissione “Porta a Porta”, per un servizio che andrà in onda domani sera.
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