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Oria: la storia di Palmina Martinelli, arsa viva, raccontata dal magistrato Nicola Magrone

Cultura

Scritto da il 29 Maggio 2013 - 12:55

incontro-magroneSi terrà giovedì 30 maggio, con inizio alle ore 19:00, presso la sala conferenze del Seminario Vescovile oritano, l’incontro testimonianza organizzato dall’Università Popolare Oritana sulla triste vicenda della piccola Palmina Martinelli, ragazza fasanese bruciata viva perché si opponeva ai suoi aguzzini.

Interverrà Nicola Magrone, il pubblico ministero che si occupò del caso.

Magrone è entrato in magistratura nel 1971, ha cominciato facendo il pretore a Monza e occupandosi di Edilnord e di Milano Due, agli albori delle fortune economiche di Berlusconi; è stato Sostituto Procuratore a Bari e Presidente della Corte di Assise di Potenza, ha seguito indagini e processi drammatici contro la criminalità organizzata e casi di violenza su giovani donne come quello di Palmina Martinelli ed Elisa Claps. Sottoposto a scorta per oltre 15 anni perché ripetutamente minacciato dalla criminalità organizzata. Deputato della Repubblica, eletto con l’associazione “Italia Giusta secondo la Costituzione” collegata ad Alleanza Democratica. E’ uno tra i maggiori esperti italiani di Costituzione, da molti anni impegnato in un’associazione proprietaria di una piccola casa editrice che ha pubblicato testi importanti e di qualità, per più di sette anni è stato Procuratore capo della Repubblica a Larino.

La storia di Palmina Martinelli raccontata da “Chi l’ha visto?”
(Visione sconsigliata ai più sensibili)

“Palmina giudiziariamente è stata trattata come una strega e giudicata una calunniatrice, manifestazioni come questa testimoniano che nelle coscienze si è affermata una verità che le rende giustizia”. Lo ha detto il magistrato Nicola Magrone durante un incontro organizzato, nello scorso mese di Febbraio, da Retinopera Salento. Palmina Martinelli fu bruciata viva a 14 anni, nell’81, a Fasano (Brindisi) perché non voleva prostituirsi. Magrone, all’epoca dei fatti, era il pubblico ministero che raccolse a Bari le ultime parole di Palmina Martinelli e lottò per la condanna dei colpevoli, ma in sede processuale emerse la tesi che la 14enne si era suicidata dandosi fuoco.

Nell’ottobre dello scorso anno la sorella di Palmina, Giacomina Martinelli, ha presentato al procuratore della Repubblica presso il tribunale di Brindisi, Marco Dinapoli, una denuncia chiedendo che si cerchino gli “autori dell’omicidio doloso”. Per l’omicidio di Palmina Martinelli vennero giudicati negli anni Ottanta Giovanni Costantini, che Palmina considerava il suo fidanzato, e il fratellastro di Costantini, Enrico Bernardi, sfruttatore della prostituzione di una delle sorelle di Palmina. I due giovani erano stati indicati dalla stessa Palmina come responsabili dell’omicidio: le parole di Palmina sul letto di morte vennero registrate, con l’aiuto dei medici rianimatori, dal magistrato che fu pm nel processo di primo grado, Nicola Magrone.

La Corte di Cassazione nell’88 assolse con formula piena e definitivamente Costantini e Bernardi stabilendo che Palmina si era data alle fiamme da sola.

“E’ una storia che grida ancora giustizia – è il commento del presidente dell’università popolare Roberto Schifone – e la nostra associazione chiede a voce alta che sia resa giustizia a Palmina. L’incontro col magistrato Magrone chiude il ciclo di incontri monotematici promossi dall’UPO, abbiamo volutamente terminare con la storia di Palmina affinché questa chiusura sia preambolo all’apertura del prossimo anno, l’università popolare non intende stare in silenzio e si associa all’appello della sorella della piccola martire brindisina: si cerchino gli autori dell’omicidio doloso!”. L’incontro sarà aperto dal cantautore pugliese Angelo Presta, da sempre impegnato nel mondo del volontariato brindisino, che proprio alla storia della piccola Palmina ha dedicato due brani.

Oria: la storia di Palmina Martinelli, arsa viva, raccontata dal magistrato Nicola Magrone

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