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Oria: Giuseppe Vitale è un pessimo bidello

Cultura

Scritto da il 1 Febbraio 2013 - 16:04

giuseppe-vitale-bidelloGiuseppe Vitale, attore 39/enne di Oria, da domenica 3 febbraio sarà in onda su Rai Uno con Tutta la musica del cuore in un ruolo da cattivo, dopo analoghe esperienze avute al cinema e al teatro. Completa così la sua carriera artistica nella quale ci sono esperienze di teatro di narrazione e improvvisazione teatrale.

Vitale indosserà i panni di un bidello, un piccolo ruolo che è riuscito a conquistarsi attraverso i casting a cui partecipa e che spesso supera.

Lo vedremo, quindi, comparire più volte all’interno di questa produzione girata a Monopoli, che porta la regia di Ambrogio Lo Giudice e che vede come protagonisti Francesca Cavallin e Johannes Brandrup.

Le vicende si svolgono all’interno di un conservatorio di Montorso, dove Angela, una ispettrice del ministero della pubblica istruzione, viene ad indagare a seguito dei numerosi esposti di uno dei docenti che denuncia una realtà di malaffare.

La musica la fa da padrona non solo per le belle musiche di Paolo Vivaldi, che si sviluppano attorno al tema coduttore di una sonata di Bach, ma anche per i tanti bravi musicisti attori coinvolti.

Quello di Vitale è un ruolo di bidello raccomandato e corrotto. Non suona alcuno strumenti e anzi rimane estraneo al mondo musicale del conservatorio: la sua può essere considerata una musica silenziosa, prendendo a prestito il primo titolo della miniserie che era appunto Una musica silenziosa. Una musica fatta di sguardi, presenze, controllo del territorio del conservatorio, omertà: il controcanto della musica brillante e trasparente dei protagonisti. La sua può dunque essere considerata una musica cupa, grave. Ma non pacifica perché il suo personaggio denuncerà un certo nervosismo. La sua unica passione sarà una vespa bianca, al quale sarà molto attaccato e che terrà come un gingillo.
L’unico sprazzo di luce in un personaggio dai colori tetri nonostante il bel blu del suo camice.

Non è la prima volta che Giuseppe Vitale si misura con un ruolo da cattivo. Prima di questa serie che debutterà domenica prossima al cinema ha interpretato un talent scout senza scrupoli che abbandona i ragazzini meno promettenti sulla stazione di servizio come gli abbiamo visto fare nel film Il sole dentro di Paolo Bianchini. Questo viaggio nel mondo dei cattivi ha avuto una tappa importante anche a teatro dove con Enzo Toma ha avuto la possibilità di misurarsi con il Macbeth di William Shakespeare. Dimostrando, in questo modo, la sua versatilità perché ai suoi esordi con Sergio Rubini dieci anni or sono, ne L’amore ritorna, gioca invece un ruolo da ragazzo dolce e premuroso.

E non è neanche l’unico fronte aperto della sua multiforme carriera artistica. Alla quale bisogna, infatti, aggiungere le sue esperienze di teatro di narrazione. Ora, per esempio, è impegnato in un progetto di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia denominato Memoria Minerale dedicato a cinque diversi luoghi della Puglia. Vitale si sta occupando del santuario di San Cosimo alla Macchia. Inoltre dopo le esperienze d’improvvisazione teatrale avute con Ian Algie e poi con i Match d’improvvisazione teatrale ora è uno degli amatori della squadra di Improvvisart, cooperativa leccese molto attiva nell’organizzare eventi legati al mondo dell’arte, dello spettacolo, della musica e della cultura. Infine di tanto in tanto si diverte a tenere delle serate nei locali di teatro giullaresco e mediavale con tanto di cunti, culacchi, filastrocche e giullarate.

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