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Oria: crisi o disonestà? Furto di rame saltato. Portati via tombini della fogna

Uno dei pali tagliati a circa 1 metro di altezza dal suolo

Uno dei pali tagliati a circa 1 metro dal suolo

La notte tra mercoledì 9 e giovedì 10 ottobre 2013 è fallito un tentativo di furto di cavi di rame sulla provinciale Oria-Torre S.S. Ignoti hanno segato tre pali in legno della linea telefonica rurale, che si sviluppa sul lato sinistro della provinciale, a poche centinaia di metri dalla circonvallazione di Oria.

Tombini degli impianti, mancanti nei pressi della stazione. Foto inviata da un lettore a giugno 2013

L’intento del taglio dei pali, considerando numerosi precedenti in provincia, era quasi certamente quello di tranciare i cavi, per ricavarne rame. Qualcosa deve essere andato storto, visto che il lavoro è stato lasciato a metà e i cavi sono ancora lì.

Il filo e un altro palo

Inoltre, ormai da qualche mese, ad Oria pare spariscano le griglie della fogna bianca e i tombini di vario genere, con situazioni di pericolo per i pedoni, che rischiano di cadere nelle profonde buche. Diverse situazioni ci sono state segnalate da vari lettori, in particolare nei pressi della stazione ferroviaria e in alcune vie del centro storico. All’inizio pensavamo a casi sporadici, a manutenzione o ad atti vandalici, ma le segnalazioni e le foto inviate dai lettori sono ormai tante. Gli ultimi tombini mancanti, in ordine di tempo, pare siano quelli della fogna bianca scomparsi nelle scorse ore dal marciapiedi di viale Regina Margherita (viale della stazione ferroviaria) di Oria.

Si tratta di furti ingiustificabili, sia per i gravi danni creati, ben più costosi rispetto alle cifre ottenute nella rivendita dei metalli (esempio: Oria – furto di cavi di rame dalla zona PIP. Riparazione da 57 mila euro, con fondi comunali), sia per il pericolo e i disagi creati. Forse, però, in una nazione ormai allo sbando, soprattutto per i furti più piccoli bisogna cominciare a chiedersi se si tratti di disonestà diffusa o di fame che avanza.

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