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Oria, caso “tamburi Rione Lama”: replicano i denuncianti

Cronaca

Scritto da il 11 Settembre 2013 - 16:28

rione-lamaNei giorni scorsi ha trovato debito spazio il caso della denuncia ai tamburi del gruppo musici e sbandieratori “Rione Lama”, accusato di recare disagio tramite i propri allenamenti ad alcuni residenti nei pressi della scuola elementare “Camillo Monaco” di Oria.

La questione ha sollevato un acceso dibattito in particolar modo su facebook, vedendo schierati da una parte alcuni cittadini oritani – tra cui anche firmatari della denuncia – e dall’altra il gruppo giallo-verde assieme ad altri cittadini solidali con la compagine di sbandieratori e musici.

A tale dibattito ha fatto seguito l’invio presso la redazione di questo giornale telematico di una lettera a firma di uno dei denuncianti il cui contenuto riportiamo al fine di garantire correttamente il diritto di replica.

I sottoscrittori della denuncia infatti così replicano: «Con riferimento all’articolo “Oria: scatta la denuncia per i tamburi ma il Rione Lama reagisce”,  i firmatari della denuncia a cui si fa riferimento nell’articolo intendono far conoscere, a chi ci legge, le motivazioni per le quali si è giunti a prendere una simile decisione. Per circa dieci anni i residenti nelle vicinanze della scuola elementare “Camillo Monaco”, nel cui piazzale il gruppo sbandieratori e musici del Rione Lama svolge, nei mesi del periodo estivo, i propri allenamenti, hanno sollevato e posto all’attenzione dei responsabili delle varie Amministrazioni e al Comando dei Carabinieri , il problema dell’inquinamento acustico provocato dal rumore dei tamburi e dallo squillante suono delle chiarine durante gli allenamenti. Per risolvere il problema, si chiedeva al Sindaco pro tempore di provvedere ad allestire, al di fuori del centro abitato, un adeguato campo, che permettesse al gruppo del Rione Lama di allenarsi secondo le proprie necessità, senza provocare alcun disturbo ai cittadini. Dopo dieci anni, avendo constatato che gli amministratori, evidentemente sottovalutando il problema, non hanno saputo, o forse voluto, risolvere il problema, ci siamo decisi, “extrema ratio”,  a sporgere denuncia alla Procura della Repubblica al fine di far valere le nostre ragioni».

Una decisione che – a dire del gruppo di residenti denunciati – sarebbe giunta diversi dopo anni di pazienza, cui sono addotte motivazioni comprensibili. La lettera prosegue poi con una domanda rivolta al gruppo giallo-verde: «Ora chiediamo al gruppo sbandieratori e musici del Rione Lama: invece di pubblicare un articolo nel quale mostrate risentimento nei nostri confronti e, fra l’altro, vi dichiarate rammaricati per la nostra mancanza di solidarietà, perché, in tutti questi anni, non ci avete sostenuti nella nostra legittima richiesta? Molto probabilmente, se lo aveste fatto, oggi voi avreste un campo idoneo per le vostre esercitazioni e noi la possibilità di trascorrere estati tranquille».

Il problema per ora potrebbe anche sopirsi, considerato che la stagione dei campionati (e quindi degli allenamenti) è appena trascorsa ma potrebbe ritornare a galla nella prossima estate. In realtà – tra i commenti postati a pie’ dell’articolo riguardante la denuncia – alcuni rilevavano come tale denuncia sia giunta proprio quest’anno in cui il gruppo “Rione Lama” ha suonato meno degli altri anni, limitandosi alle ultime due settimane prima dei campionati. Ma forse il “punto di ritorno” per alcuni cittadini residenti era già stato sorpassato. E rimane la speranza – già invocata nel precedente articolo – di una soluzione che soddisfi entrambi le parti.

Oria, caso “tamburi Rione Lama”: replicano i denuncianti

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