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Oria – Carone: il sindaco la smetta di farsi ricattare e si dimetta

Politica

Scritto da il 21 Dicembre 2013 - 15:12

Dopo il passaggio all’opposizione del consigliere comunale di Noi Centro, Maurò Marinò, arriva il commento di Tommaso Carone, esponente del movimento “Oria è”, che aveva abbandonato la maggioranza circa un anno fa.

avv. Tommaso Carone, movimento "Oria è"

avv. Tommaso Carone, movimento “Oria è”

Che fossimo alla frutta, per parafrasare il consigliere Mauro Marinò, noi di Oria è lo dicevano sin dall’anno scorso e lo abbiamo detto pubblicamente e con forza all’inizio di quest’anno allorquando abbiamo deciso di uscire dalla  maggioranza che sostiene il sindaco Pomarico.

Scelta non che non solo è stata consapevole, giusta e tempestiva ma si è rivelata quanto mai saggia avendo preso le dovute distanze dalla grande superficialità, sprovvedutezza e inadeguatezza con la quale il sindaco in primis e poi la sua giunta e la sua maggioranza si muovono: ne siano dimostrazione lampante il disastro combinato sulla tares,  le scelte anche strategiche, come quella sulla nomina dell’OIV, dettate da condizionamenti e ricatti politici, l’insana politica di bilancio e l’ennesima figuraccia sui debiti fuori bilancio nell’ultimo consiglio comunale del 16.12.2013, il perdurante abbandono in cui versa il palazzetto dello sport, l’aver causato di fatto l’esodo  di due importanti dirigenti dimostrando di non avere nessuna politica sul personale, il fare politica solo scontrandosi su quale strada deve essere asfaltata e quale no, su quale marciapiede deve essere realizzato e così via per chissà quali altre amenità che nulla hanno a che fare con lo sfacelo e il degrado civico e morale in cui la Città è stata ormai abbandonata.

Dopo l’abbandono del consigliere Mauro Marinò il sindaco dovrà adottare l’unica decisione che potrà far guadagnare alla Città una boccata di speranza, quella ineludibile delle dimissioni, perché non si può certo pensare che si possa andare avanti accontentando questo o quel consigliere dimenticando completamento le necessità e le urgenza della Città.

Il sindaco sarà anche pronto pur di non andare a casa a soddisfare ogni richiesta che gli giunga dalla sua “fedele” maggioranza, sarà anche disponibile a concedere tutto quello che questo o quel consigliere gli impongono all’imperativo “se no tutti a casa”, ma vogliamo dire al sindaco che non si amministra così una Città che merita ben altre speranze, che nutre ben altre ambizioni, che meriterebbe ben altri amministratori?

La volete sapere l’ultima sui lavori che saranno svolti al campo comunale? Il sindaco li ha consentiti e ne ha dovuto fare pubblica ammissione solo perché un consigliere comunale in consiglio comunale gli ha detto che o si facevano i lavori al campo o la sua amministrazione sarebbe andata a casa!!!!

Altro che palazzetto dello sport: sul palazzetto non si interviene perché sul palazzetto non c’è nessuno che ricatta!!!

E cosa ancor più grave, sul palazzetto non si interviene nonostante vi sia un mutuo già contratto, per cui si pagano gli interessi (!), ed intanto il sindaco prende tempo dicendo che c’è il problema del patto di stabilità e che c’è un altro progetto che sarebbe stato chiesto per 715.00,00 euro di cui 164.500,00 a carico del Comune.

Nulla di più falso (!):  il patto di stabilità non è un problema se si ha l’attenzione e la sensibilità di programmare gli interventi e le risorse (e poi, perché lo stesso discorso non varrebbe anche per i lavori per il campo sportivo), il mirabolante progetto non ha nessun futuro poiché è stato chiesto a valere su una legge dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale.

Dobbiamo aggiungere altro? Credo proprio di no, se non a rischio di offendere l’intelligenza di chi legge.

Il Consigliere Comunale
del Movimento Oria è
Avv. Tommaso Carone

Oria – Carone: il sindaco la smetta di farsi ricattare e si dimetta

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