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Operazione AIRO, gli arrestati ad Oria e i dettagli del blitz

Cronaca

Scritto da il 21 Maggio 2013 - 12:05

Eseguite 18 ordinanze di custodia cautelare, di cui 14 in carcere, 4 ai domiciliari. Un indagato, che non era presente ad Oria durante il blitz, risulta latitante. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere, furto aggravato, truffa, estorsione, sostituzione di persona, ricettazione e detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. Coinvolti degli insospettabili.

conferenza-stampa

Dopo alcuni mesi dalla diffusione della notizia alcune foto segnaletiche sono state rimosse e alcuni nomi citati nell’articolo sono stati sostituiti con le iniziali, su esplicita richiesta degli interessati, così come previsto dalla normativa sul Diritto all’Oblio. Per ulteriori informazioni scrivere alla redazione all’indirizzo info@oria.info

1. ELIA Pietro, classe 1950, residente a Ceglie Messapica (BR);

2. NICOLOSI Sebastiano, classe 1982, residente a Oria (BR);

3. FERRAJOLI Riccardo, classe 1970, residente a Oria (BR);

4. F. A., classe 1991, residente a Oria (BR);

5. F.M., classe 1984, residente a Oria (BR);

6. RANIERI Michele, classe 1961, residente a Latiano (BR);

7. ZELLA Nicola, classe 1980, residente a Oria (BR);

8. MINGOLLA Andrea, classe 1990, residente a Oria (BR);

9. GUARINO Cosimo, classe 1988, residente a Oria (BR);

10. SANTOCHIRICO Vincenzo, classe 1980, residente a San Mauro Forte (MT);

11. F.P., classe 1982, residente a Oria (BR);

12. DE STRADIS Monica, classe 1989, residente a Manduria (TA);

13. CHIONNA Pietro, classe 1987, residente a Francavilla Fontana (BR);

14. PAOLILLO Benedetto, classe 1976, residente a Bari Palese;

15. CARBONE Francesco, classe 1990, residente a Oria (BR), detenuto presso la casa circondariale di Brindisi;

16. CAPUTI Aldo, classe 1959, residente a Oria (BR), detenuto presso la casa circondariale di Brindisi;

17. PALMISANO Francesco, classe 1979, residente a Oria (BR), detenuto presso la casa circondariale di Taranto;

18. DE STRADIS Cosimo Damiano, classe 1986, residente a Manduria (TA), detenuto presso la casa circondariale di Taranto.

Angelo Zanzarelli

Angelo Zanzarelli

Risulta latitante, in quanto non presente ad Oria al momento del blitz, il 38/enne Angelo Zanzarelli.



Dettagli sull’operazione:
Nelle prime ore della mattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi, a conclusione di un’articolata indagine coordinata da questa Procura, hanno dato esecuzione, nelle province di Brindisi, Bari, Taranto, Matera e Nuoro, ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale, nei confronti di 19 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere, furto aggravato, truffa, estorsione, sostituzione di persona, ricettazione e detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. A 15 indagati sarà applicata la custodia in carcere mentre 4, tra cui una donna, saranno sottoposti agli arresti domiciliari.

L’indagine, convenzionalmente denominata “Airo” (semplicemente “Oria” scritto al contrario), è stata condotta con i tradizionali servizi di osservazione e pedinamento ma anche con intercettazioni telefoniche e ambientali, da dicembre 2008 a settembre 2009, con puntuali aggiornamenti sino a oggi, dalla Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana, che ha effettuato, nel tempo, numerosi mirati riscontri di polizia giudiziaria.

L’associazione per delinquere sarebbe stata attiva in 3 settori di traffici illeciti: truffe a compagnie telefoniche, furti seriali di merci varie ed estorsioni, traffico di stupefacenti.

I presunti partecipanti al sodalizio, con base a Oria (BR), mediante aziende fittiziamente costituite con indirizzi di comodo oppure sostituendosi a persone ignare di cui utilizzavano fraudolentemente i dati personali, concludevano contratti per la fornitura di servizi telefonici e apparati tecnologici (telefoni, computer, tablet, ecc.), di cui non pagavano le fatture, rendendosi, poi, irreperibili e rivendendo gli apparati truffati. Il guadagno era, pertanto, duplice: l’utilizzo gratuito dei servizi telefonici e la rivendita degli apparati. I dati personali utilizzati per le truffe erano forniti da 2 promotori commerciali infedeli di un operatore telefonico nazionale mentre per il recapito sicuro della merce erano stati cooptati nell’attività illecita i corrieri locali dei 2 spedizionieri nazionali utilizzati dalle compagnie telefoniche. E’ emblematica della vastità della truffa, ma anche della frenesia degli indagati nell’attività illecita, una conversazione nella quale uno dei corrieri, contattato dal capo dell’associazione criminale per sapere se avesse qualcosa in consegna, chiede a costui “chi fosse”, intendendo per quale nominativo di consegna lo stesse chiamando, ricevendo l’ironica risposta “Io sono tante persone…” ed elenca una lunga serie di aziende fittizie e nomi fraudolentemente carpiti, precisando che la sua identità dipendeva da quello che il corriere aveva in consegna quel giorno.

I sodali, come accennato, svolgevano anche attività predatoria seriale di qualsiasi tipo di merce o bene economico, il cui frutto veniva, in parte, rivenduto a ricettatori, in parte, formava oggetto di richieste estorsive con il metodo del c.d. “cavallo di ritorno”. In questo filone di attività criminale, si inseriscono i recenti arresti di Francesco Palmisano, Angelo De Michele e Cosimo Damiano De Stradis, effettuati dalla Stazione Carabinieri di Oria il 9 febbraio e l’8 maggio scorsi, per un’estorsione a un imprenditore agricolo del luogo, cui avevano rubato due mezzi agricoli.

Alcuni degli arrestati, infine, avvalendosi della propria rete di contatti illeciti, acquistavano e cedevano cocaina, marijuana e hashish in tutta la provincia. In questo contesto, si inquadra, tra gli altri, l’arresto, avvenuto a Oria il 3 giugno 2009, di Michele Pinto, trovato in possesso di oltre 5 Kg. di cocaina e di 2 pistole con matricola abrasa.

Il complesso delle indagini svolte dalla Procura e dall’Arma ha consentito di delineare l’associazione criminale, composta da 4 indagati destinatari della misura, e i ruoli all’interno di essa, nonché tutta la rete di complicità, per un totale di 37 indagati. I riscontri investigativi effettuati nel tempo, inoltre, hanno consentito di:

a. arrestare in flagranza 8 degli indagati, alcuni dei quali destinatari della misura cautelare;

b. rinvenire beni oggetto di furti e truffe per un totale di € 100.000 euro;

c. ricostruire numerosi episodi di truffa ed estorsione mediante “cavallo di ritorno”.

d. sequestrare 5,3 Kg. di cocaina, 810 gr. di eroina, 330 gr. di hashish, e 2 pistole con matricola abrasa.

Video e altre informazioni sulle indagini disponibili qui: Operazione AIRO: 19 arresti, video e dettagli investigativi

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