In manette sono finiti Cosimo Mazza, di 49 anni, Francesco Palmisano, 31/enne originario di Oria, e Giuseppe Borgia, di 37 anni, tutti residenti a Manduria e con precedenti penali.
Sono ritenuti responsabili in concorso tra loro del reato di estorsione pluriaggravata. Il furto risale al 22 ottobre scorso, la vittima ha poi ricevuto richieste estorsive per la restituzione del mezzo. L’imprenditore ha denunciato il tentato “cavallo di ritorno” alla polizia che ha arrestato i presunti estorsori.
Francesco Palmisano dovrà rispondere anche della violazione delle prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale.
Mazza è stato denunciato anche per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato ai beni dello Stato, mentre si trovava all’interno degli uffici del Commissariato, l’uomo ha dato in escandescenza e prima che venisse bloccato dagli agenti, è riuscito a rompere con calci e pugni un computer e due scrivanie.