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Manduria: morto un tunisino investito da ragazza di Oria

Cronaca

Scritto da il 16 Aprile 2011 - 6:50

Tunisini lungo la provinciale - Foto Archivio Oria.info

«Prima o poi sulla Oria-Manduria ci scapperà il morto investito», questa ricorrente frase non ha più senso, perché quella triste previsione da ieri alle 21:30 è realtà. Lo sapevamo tutti che sarebbe accaduto, era solo una questione di tempo, ed il morto tanto annunciato purtroppo ora c’è.

È visibilmente scosso G.I., quando arriva in auto nei pressi del posto di blocco allestito dai carabinieri per inibire a tutti, stampa compresa, l’accesso a quel tratto di strada a metà tra il campo e Manduria. «Fatemi passare – esclama – sono il padre della ragazza che era alla guida dell’auto, devo andare da mia figlia».

Il luogo dell'incidente

L’uomo racconta: «Lei non poteva fare nulla, non è colpa sua, mi ha detto che quell’uomo è sbucato da dietro ad un muretto e non lo ha proprio visto». Poi, dopo qualche istante, i carabinieri lo lasciano passare. Può andare a stare vicino alla ragazza che è sotto choc per l’accaduto.

Intanto a terra, sotto ad un lenzuolo, in una pozza di sangue c’è il tunisino. È morto subito dopo l’impatto, inutile ogni soccorso. Di lui non viene resa nota l’identità, l’unica indiscrezione non confermata è l’età: pare avesse 51 anni.

Altri tunisini tornano al campo, sullo sfondo i lampeggianti

Nel buio della sera, insieme ad altri connazionali, stava facendo ritorno da Manduria al campo, camminando lungo la parte destra della carreggiata.
Gli è stato fatale un tratto di strada, ad un chilometro e mezzo dalla tendopoli, con poco spazio tra la provinciale ed il muretto laterale. Lì, forse dopo aver scavalcato il muretto ed aver invaso la corsia, c’è stato l’impatto mortale con la Fiat Punto grigia guidata dalla ventinovenne oritana A.I, che proseguiva anch’essa in direzione Oria.

La Fiat Punto portata via

Sul posto c’è un dispiego enorme di forze dell’ordine: volanti, pattuglie e camionette. Proseguono a lungo i rilievi della Polizia Stradale e i sopralluoghi di rito delle autorità.
Di tanto in tanto arriva qualche tunisino che dalla stessa direzione fa rientro al campo. Quasi tutti sono infastiditi dalle videocamere e dai flash, qualcuno cammina a stento e piange per l’amico morto, esclamando qualcosa in arabo.

Viene portata via verso Manduria l’auto della giovane donna oritana, sarà certamente posta sotto sequestro.

Sono circa le 23:45 quando verso Oria torna in auto G.I., stavolta con lui c’è sua figlia. Un carabiniere, che era stato tra i primi a giungere sul luogo dell’incidente, ferma l’auto e con tono pacato chiede alla ragazza: «come va?». Nessuna risposta, se non lo sguardo perso di quella che è la seconda vittima del tragico incidente.

È mezzanotte quando il corpo del magrebino viene recuperato e portato via. Progressivamente viene riaperta al traffico la provinciale.
Non basterà l’acqua gettata dai vigili del fuoco sull’asfalto per lavare via i segni della tragedia.

Manduria: morto un tunisino investito da ragazza di Oria

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