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Manduria: controllava la moglie col GPS, riviato a giudizio

La donna ha chiesto un risarcimento da 250 mila euro.

Manduria: controllava la moglie col GPS, riviato a giudizio

Un tipico rivelatore GPS con memoria

La gelosia è un brutta bestia e potrebbe costare cara ad un commercialista di 49 anni di Manduria. L’uomo sospettando di essere tradito, tra maggio e luglio dello scorso anno, per due volte aveva piazzato un rilevatore Gps sotto l’auto della moglie per controllarne i movimenti.

La donna, però, si accorse di quel piccolo contenitore di plastica che era stato applicato sotto la sua auto con una calamita e  lo consegnò alla polizia.

Il commercialista, messo alle strette, ammise le responsabilità e fu denunciato. Ora è stato rinviato a giudizio dal gup del tribunale di Taranto Valeria Ingenito con l’accusa di stalking, maltrattamenti e concorso in calunnia.
Nei guai anche un collega del marito geloso accusato di calunnia e false dichiarazioni alla polizia giudiziaria.

La “vittima” dello stalking si è anche costituita parte civile e ha chiesto ora un risarcimento danni di 250mila euro. Il processo inizierà il 5 ottobre.

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