Attraverso maxischermi, in alcuni casi anche all’aperto, venivano diffuse immagini e musiche trasmesse da canali televisivi in chiaro o a pagamento, utilizzando smart card utilizzabili esclusivamente per uso privato o senza il regolare pagamento dell’abbonamento del canone televisivo Rai.
In particolare, i militari hanno constatato che in numerosi ristoranti e bar, ma anche parrucchieri e centri estetici, venivano diffusi in pubblico, mediante televisori o megaschermi, eventi televisivi a pagamento senza la sottoscrizione di appositi abbonamenti per commercianti.
Per questo sono scattate le 23 denunce dei finanzieri per violazioni alla legge che tutela i diritti d’autore.