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Libertè: Viaggio Tra Immagini e Parole nella Tendopoli di Oria-Manduria

Eventi

Scritto da il 16 Agosto 2011 - 19:25

Laboratoria e Filia Mundi con il patrocino dell’assessorato alla Cultura del Comune di Oria organizzano il 22 Agosto “LIBERTE’: VIAGGIO TRA IMMAGINI E PAROLE NELLA TENDOPOLI DI ORIA-MANDURIA”:
Programma:

ore 20: PRESENTAZIONE DEL LIBRO FOTOGRAFICO “LIBERTE!” di Roberta Trani e Fulvio Colucci. Il libro è un racconto in cammino. Nato alla tendopoli di Manduria nei giorni di aprile in cui ospitava circa tremila migranti tunisini: l’“onda umana” scaturita dalla “Rivoluzione dei gelsomini” di gennaio, giunta sulle coste del Paese e destinata a segnare il 2011.
Un giornalista e una fotografa, dentro e fuori il centro di accoglienza e identificazione, allestito in fretta e furia nell’ex aeroporto militare, sulla strada che porta a Oria, raccontano i giorni della polvere e dell’indignazione, della rabbia e del coraggio, della paura, delle sassaiole, dell’attesa, dell’ansia di rimanere reclusi o rimpatriare.
Liberté! intreccia cronaca e sentimento. Il soffiare di un vento irripetibile tra le tende, gli ulivi e i muri a secco disseminati lungo la dorsale che interseca masseria Schiavone e contrada Tripoli, tra Manduria e Oria. La solitudine, il ricordo e il rimpianto, l’ansia di un mondo nuovo, la lontananza, l’ostilità, la speranza, la solidarietà, la dignità.
“C’era chi chiedeva: «Hai dell’acqua? Devo lavarmi i piedi prima di pregare». Chi invece voleva «una cartina geografica dell’Europa» e chi cercava «la stazione ferroviaria più vicina» come ricorda nel suo contributo al racconto di quei giorni il giornalista Ivan Cimmarusti. Umanità alla deriva, aggrappata alla zattera come dopo un naufragio. “Sono povera gente, hanno bisogni di aiuto” ricorda ancora Cimmarusti levando il grido autentico del campo di Manduria, la parola e il gesto dell’uomo che incontra l’uomo. “Non sono persone cattive, ci dicono che vogliono soltanto lavorare”.
Liberté! è memoria che affiora. È un libro d’amore, un libro nato dall’amore. Narrare, ricordare, non dimenticare. Perché solo un giorno capiremo fino in fondo dove ci avrà portati questa straordinaria e misteriosa forza che un giorno d’aprile si è levata dalla polvere di una tendopoli.

ore 21: PROIEZIONE DEL REPORTAGE “RECINTI” di Andrea Gadaleta Caldarola, progetto di comunicazione indipendente che prende forma in un reportage.
Il reportage racconta la nascita del centro di identificazione ed accoglienza nato nel marzo del 2011 fra Oria e Manduria, in Puglia, dall’arrivo dei primi tunisini fino al momentaneo svuotamento del campo.
Ripercorre le storie di chi è andato via dalla Tunisia, nei primi mesi di quest’anno, attraversando il Mediterraneo in barca, per poi trovarsi in Italia rinchiuso nei recinti di Lampedusa, Manduria, Santa Maria Capua Vetere e nei CIE costruiti sull’onda dell’emergenza, privato delle più basilari condizioni di sussistenza.

ore 22: APOLLO CREED IN CONCERTO, una delle migliori band mai formata sul territorio, ritorna insieme a distanza di 8 anni riproponendo il proprio modo di viaggiare e sperimentare la musica.

Libertè: Viaggio Tra Immagini e Parole nella Tendopoli di Oria-Manduria

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