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La Giovane Italia di Oria sul caso Ruby

Sfruttamento della “Politica”- la Giovane Italia sul caso Ruby

In questi giorni siamo spesso stati sollecitati da amici politici di altri colori, ad esprimere la nostra posizione, come mondo giovanile, sulle accuse morali di sfruttamento della prostituzione rivolte al nostro Premier, argomento riportato alla luce, per ultimo, dal caso Ruby.

La domanda che maggiormente ci viene rivolta è: “Non vi sentite umiliati dal comportamento dei vostri politici che selezionano in questo modo i giovani dirigenti di domani?” La risposta è no! Ad umiliarci non sono i nostri dirigenti politici, ma tutti quei ragazzi e ragazze, chi fra noi, a destra come a sinistra, con i suoi comportamenti asseconda un sistema antimeritocratico ed arrivista.

Siamo stanchi dei tecnicismi, delle accuse e della difese, di cui è piena la stampa in questi giorni e di cui non ci interessa parlare. Di sicuro non possiamo fare molto per cambiare il modus operandi dei nostri capi politici, ma possiamo e dobbiamo impegnarci per cambiare il nostro. In altre parole per comprare qualcosa (voti, simpatie sessuali od altro), deve esserci qualcuno disposto a venderli.

Il nostro obiettivo quindi, come mondo giovanile, non potrà essere tanto quello di cambiare un sistema di potere, dal quale resteremmo inevitabilmente schiacciati, ma deve essere quello di sensibilizzare la base a non vendersi, in cambio spesso solo di mere promesse. Riteniamo che questa debba essere una mission non di un colore politico, ma di un mondo, quello giovanile, che deve necessariamente riguadagnare la stima in se stesso. A tal fine riteniamo valide tutte quelle iniziative, indipendentemente da chi le organizzi, che promuovano un incontro fra i movimenti giovanili dei diversi partiti perché, anche in periodo elettorale, non possiamo differenziarci sugli obbiettivi comuni, ma dovremmo differenziarci solo sulle diverse strategie con cui raggiungere dei medesimi risultati o sulle priorità operative, in quanto solo queste, a nostro avviso, possono variare legittimamente in base al percorso ideologico di provenienza. Di sicuro, chi ha la coscienza apposto, a destra come a sinistra, non ha paura del confronto costruttivo, in nessun periodo dell’anno.

Purtroppo, non si può non registrare con rammarico, che anche nella nostra Città, nel corso degli ultimi anni, è andato rafforzandosi un sistema dove, la necessità di lavoro, ha portato alcuni di noi, a rinunciare a combattere contro questo sistema, rendendosi prima artefice e poi vittima dello stesso, in cambio di qualche mese di assunzione nella cooperativa di turno, chiaramente sempre con contratti soggetti a periodico rinnovo. A nostro avviso, il problema principale non è se Berlusconi sfrutti o meno la prostituzione, ma la certezza che siano molti di noi a sfruttare la politica. Chiaramente non manca, sia da una parte che dall’altra, chi invece si è sempre adoperato in senso opposto, forte dei propri valori. Per quanto ci riguarda, il nostro problema dei prossimi mesi, non sarà la scelta di un Sindaco, ma la necessità di riaccendere una speranza ed una passione in tutti quei ragazzi, che nel tempo si siano rassegnati all’impossibilità del cambiamento, ed adeguati ad una politica dello scambio.

Il Coordinamento Cittadino
Giovane Italia Oria

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