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In provincia di Brindisi: record di “malacarne”, seconda solo a Napoli e Catania

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Scritto da il 13 Aprile 2011 - 17:14

La mappa segreta dei "malacarne"

Nella tradizione popolare si chiamano “malacarne”, ad Oria qualcuno li chiama “impiegati ti la chiazza”, nel mondo scopriamo oggi che si chiamano NEET (Not in Employment, Education and Training), che tradotto significa “non lavorano, non studiano e non frequentano corsi di formazione”.

In tutta Italia si stima che ci siano oltre 2 milioni di persone in questa condizione, il 56,5% pare siano giovani donne.

Alcuni eterni giovani NEET sono scesi in piazza sabato scorso per protestare, partecipando alla mobilitazione nazionale dei precari.

La loro incidenza sul totale dei giovani tra i 15 e i 29 anni supera il 21%. Un’analisi dettagliata del fenomeno è contenuta nel bollettino ‘Monitor’, la banca dati dei mercati del lavoro del ministero curata dall’agenzia tecnica Italia Lavoro.

I ‘neet’ sono soprattutto nel Mezzogiorno con un valore pari circa al 30% fino a toccare il 33,3% nel caso delle donne e il 27,4% degli uomini, praticamente il doppio o più del doppio dei tassi delle altre aree del Paese.
Al top della classifica c’è Napoli (37%), segue Catania (36,4%), terzo posto a pari merito per Brindisi e Palermo (entrambe 36,3%).

Solo medaglia di bronzo per stavolta, ma ci stiamo attrezzando per concorrere al meglio durante l’anno in corso.

In provincia di Brindisi: record di “malacarne”, seconda solo a Napoli e Catania

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