L’obbligo di dichiarazione non sussiste per le abitazioni principali ma, come viene spiegato nel modello (predisposto dal governo ma non ancora pubblicato in Gazzetta), «sorge nei casi in cui sono intervenute variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni Ici già presentate, nonchè nei casi in cui si sono verificate variazioni che non sono, comunque, conoscibili dal comune».
La dichiarazione deve dunque essere presentata quando gli immobili godono di riduzioni dell’imposta (fabbricati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, fabbricati di interesse storico o artistico, immobili per i quali il comune ha deliberato la riduzione dell’aliquota, i fabbricati destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, i terreni agricoli) e quando il Comune non è in possesso delle informazioni necessarie per verificare il corretto adempimento dell’obbligo tributario.
Nello specifico, il provvedimento rinvio riguarderà anche la Città di Oria. Il regolamento comunale per l’IMU, approvato alcuni giorni addietro, fa infatti riferimento alla normativa nazionale per quanto riguarda la scadenza dei termini per la presentazione della dichiarazione.