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Il Canto di Abramo – Festival di Musica sacra e religiosa del Bacino del Mediterraneo

Cultura, Eventi

Scritto da il 8 Dicembre 2008 - 21:11

Il Canto di AbramoComune di Oria (BR)
Istituto Musica Judaica Barletta
Basilica Cattedrale di Oria
Assessorato al Mediterraneo Regione Puglia
Presentano:
Il Canto di Abramo – Festival di Musica sacra e religiosa del Bacino del Mediterraneo
Lo spirito non ha confini e la sua lingua è la musica (Angel J. Harkatz Kaufman)

Direzione artistica GRAZIA TIRITIELLO

Introduzione ai concerti FRANCESCO LOTORO

  • Sabato 13 dicembre 2008 ore 19,30
    Basilica Cattedrale
    Il sacro nella musica colta del ‘700

    • Soprano Anna Maria Stella Pansini
    • Baritono Angelo De Leonardis
    • Pianista Paolo Candido
    • Musiche di Tommaso Traetta (1727–1779), Johann Sebastian Bach (1685–1750), Luigi Boccherini (1743–1805)
  • Domenica 14 dicembre 2008 ore 19,30
    Teatro Circolo Cafarnao (presso ex Palazzo dei Missionari – Piazza De Iacobis)

    Melodia e Redenzione
    Nigunim Trio Italyà

    • voce e testi Renato Grilli
    • fisarmonica Rocco Nigro
    • canto Nadia Martina

Il Mediterraneo non è solo un mare, per quanto così grande da incollare continenti, popoli e culture.

Esso è una sfida al pensiero umano, un rebus irrisolto che generazioni e civiltà hanno cercato più di interpretare in senso restrittivo e conflittuale che di risolvere in senso pacifico.

In questo gioco si incrociano tre grandi culture religiose: ebraica, cristiana e musulmana. Popoli, identità e storie diverse, sovente divisi da conflitti ideologici e territoriali, in alcuni casi tuttora irrisolti.

Ma con un’unica discendenza rivendicata, quella di Abramo.

Abramo è un uomo cresciuto in Ur dei Caldei che, su comando divino, lascia la sua terra assieme a sua moglie, suo nipote Lot e tutto il suo clan.

In Genesi XIV:13 Abramo, stanziatosi nella terra di Canaan (la futura terra d’Israele) viene chiamato Ha–Ivrì (l’Ebreo) perchè nell’emigrare da Ur dei Caldei egli sceglie di imprimere una svolta radicale alla sua vita, sceglie di essere Ebreo, Ever, ossia colui che attraversa il fiume (l’Eufrate).

Attraversare quel fiume è un gesto di fede che affida i destini di quella regione alla sua discendenza e fa di Abramo il padre di molte nazioni; ebrei, arabi, midianiti e drusi (Abramo ebbe una terza moglie dalla quale discende il popolo di Madian e anche Ietro suocero di Mosè), idumei, moabiti, ammoniti discendono da Abramo o da suo nipote Lot.

Quando cominciò il Canto di Abramo, in qual momento egli sciolse la sua voce in suoni e musica?

Il testo biblico non risponde a questa domanda ma l’istinto ci porta a credere che Abramo abbia intonato il suo canto al culmine della legatura del figlio Isacco, quando la voce divina fermò la sua mano nell’atto di sacrificare il proprio figlio e dopo aver notato, incastrato nei pruni, il montone che avrebbe da quel momento sostituito il sacrificio umano e costituito l’antesignano del corban (sacrificio) del Tempio di Gerusalemme.

Il Canto di Abramo risuona ancora attraverso secoli e millenni e, pur sviluppandosi e intrecciandosi nei modi, tempi e luoghi più diversi con gli eventi del Mediterraneo, conserva tuttora la sua unicità nella lode all’unico Dio all’insegna del monoteismo, autentico pilastro della civiltà mediterranea.

Il canto ebraico sopravvisse alla distruzione del Secondo Tempio nel 70 e.v. quando i Maestri proibirono la musica strumentale in segno di lutto.

Il canto dei Leviti si spostò così dal Tempio alla sinagoga dando inizio alla storia della musica ebraica nella Diaspora e alle grandi correnti musicali degli Ebrei ye­meniti, persiani, libici, dell’isola tunisina di Djerba, dei Beta Israel dell’antico regno etiope e dei Caraiti.

Il canto gregoriano discende da quello del Tempio ma è il canto dei cristiani e tale rimarrà per secoli; esso si svilupperà sino a creare strutture più complesse e la notazione neumatica che sarà a sua volta utilizzata dal canto ebraico.

Il canto liturgico della Chiesa di Roma, della Chieda ortodossa orientale e il sublime corale luterano costituiscono oggi uno dei più grandi patrimonii musicali dell’Umanità.

Il canto dell’Islam abbracciato dalla maggior parte delle nazioni che si affacciano sulla sponda meridionale del Mediterraneo è un canto che si perde nella notte dei tempi; esso conserva intatto il pianto di Agar per suo figlio Ismael (anch’egli figlio di Abramo), il conforto divino della promessa di una vasta e duratura progenie, l’orgoglio di una nazione che con il Profeta abbraccia il tesoro spirituale del monoteismo.

Il Makam arabo è la pietra miliare sulla quale si poggiano i modi ebraici (Mogen Ovos, Ahavo Rabbo, Adonai Molokh, ecc.) e le scale del sistema musicale occidentale moderno.

Il Festival di musica sacra e religiosa del Bacino Mediterraneo (edizione 2008) è promosso e patrocinato dall’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, dal Comune di Oria, dall’Istituto Musica Judaica di Barletta e dalla Basilica Cattedrale di Oria.

Esso non intende soltanto costituire un appuntamento annuale con le grandi tradizioni musicali religiose della cultura abramitica del Mediterraneo ma altresì dare spazio a quelle tradizioni religiose musicali che, pur all’interno dei rispettivi bacini culturali, sono in minoranza e che, strettamente legate alla loro consistenza demografica, operano alla periferia dell’attuale intescambio culturale: i copti di Egitto e Abissinia, i monaci ortodossi veterocalendaristi, i sufi e dervisci, i caraiti e samaritani.

Il Festival di musica sacra e religiosa del Bacino Mediterraneo si svolgerà ad Oria sabato 13 dicembre alle ore 19,30 presso la Basilica Cattedrale e domenica 14 dicembre alle ore 19,30 presso il Teatro Circolo Cafarnao.

Quest’anno il Festival è dedicato al repertorio sacro settecentesco del cristianesimo cattolico e protestante per voce e pianoforte e al canto ebraico (sacro e popolare) della tradizione kletzmer e s’faradi.

I concerti saranno preceduti da un’introduzione illustrativa; l’ingresso a entrambi i concerti è gratuito.

Per informazioni, contattare il Comune di Oria al n. 3337204364 oppure al n. 3402381725 oppure scrivere alla email bancadellamemoria@fastwebnet.it

Il Canto di Abramo – Festival di Musica sacra e religiosa del Bacino del Mediterraneo

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