Avevano accantonato circa 40 mq di antiche mattonelle in terracotta, smantellate dall’interno di una casa disabitata in pieno centro storico a Gravina in Puglia, ma sorpresi dai Carabinieri della locale Stazione sono finiti in carcere.
Dovranno difendersi dall’accusa di furto aggravato in concorso, due 21enni e un 23enne del luogo e già noti alle Forze dell’Ordine, arrestati nella serata di ieri.
I militari, attivati da una telefonata giunta sul 112, si sono recati presso l’abitazione indicata, in via Calata Santa Lucia, tra l’altro accessibile solo a piedi. Qui hanno notato tre giovani che, alla loro vista, si sono dati a precipitosa fuga. Dopo un breve inseguimento, i tre sono stati raggiunti e bloccati, sebbene avessero tentato di nascondersi in un vicolo cieco.
Il sopralluogo eseguito presso l’abitazione ha consentito agli operanti di rinvenire sulla soglia dell’abitazione presa di mira, un marsupio contenente vari utensili, mentre sulla porta d’ingresso sono state riscontrati evidenti segni di scasso. In casa, invece, oltre a constatare lo smantellamento della pavimentazione, sono state rinvenute, accantonate e pronte per essere trafugate, circa 40 mq di antiche mattonelle in terracotta.
Valutata la situazione, atteso che gli indumenti indossati dagli stessi e le loro mani erano sporchi di polvere, i tre sono stati tratti inevitabilmente in arresto e poi rinchiusi nel carcere di Bari.
La refurtiva, invece, è stata interamente restituita al legittimo proprietario.