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Ginosa, Laterza e Cassano Murge: 7 arresti per droga

Dall'Italia e dal mondo

Scritto da il 13 Marzo 2013 - 11:52

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Durante le prime ore del mattino odierno, circa trenta militari della Compagnia Carabinieri di Castellaneta (TA), supportati da velivolo del Nucleo Elicotteri Carabinieri e dai colleghi della Compagnia di Altamura, hanno dato esecuzione in Ginosa, Laterza e Cassano Murge a nr. 7 (sette) ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Taranto dott.ssa Vilma Gilli, previa formale richiesta avanzata dalla dott.ssa Ida Perrone, Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo jonico, a carico dei seguenti soggetti perché, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso e di concerto fra loro, con diversi canali di rifornimento nei comuni di Taranto, Laterza (TA), Montescaglioso (MT) e Cassano delle Murge (BA), illegalmente detenevano e vendevano sostanze stupefacenti del tipo hashish, cocaina ed eroina.

Dei 13 soggetti deferiti, sono state emesse misure cautelari nei confronti di:
1. BARBETTA Stefano, classe 1978, residente in Carbonara (BA), attualmente ristretto presso la Casa Circondariale di Bari;
2. SANTORO Sante, classe 1989, residente in Cassano delle Murge (BA), attualmente sottoposto alla misura degli arresti domiciliari;
3. MAZZA Giuliano, classe 1982, residente in Marina di Ginosa, censurato;
4. GASSI Domenico, classe 1970, residente in Marina di Ginosa, censurato;
5. PUTIGNANO Giovanni, classe 1986, residente in Marina di Ginosa, censurato;
6. MELE Giovanni, classe 1984, residente in Laterza, censurato;
7. PETRERA Vitalba, classe 1983, residente in Laterza, censurata.

I ripetuti sequestri di stupefacente effettuati, portavano i militari della Stazione di Marina di Ginosa ad effettuare indagini più approfondite e accurate. La facilità con la quale tossicodipendenti locali, ma anche ragazzi minorenni, riuscivano a recuperare lo stupefacente, portò ad avviare la presente attività investigativa, denominata “THE END” perché ha messo fine all’attività di spaccio nei territori di Ginosa e Laterza.

Al fine di debellare la recrudescenza del fenomeno dell’uso e dello spaccio di sostanze stupefacenti nella zona dell’alto Jonio tarantino e del relativo hinterland, con pazienza certosina venivano eseguiti accertamenti prolungati e meticolosi (con servizi di pedinamento ed osservazione, intercettazioni telefoniche, perquisizioni e sequestri di vari quantitativi di stupefacenti) a carico di soggetti già gravati da precedenti penali, in alcuni casi specifici, e comunque noti agli investigatori.

I soggetti, attinti dalla misura cautelare in parola, avevano posto in essere una vera e propria attività imprenditoriale, articolata mediante lo sviluppo di una rete di rapporti negoziali tra fornitori e clienti, con rispettive posizioni creditorie e debitorie per ciascuno degli operanti. Dal quadro indiziario emerso, è apparso evidente come si tratti di soggetti ben avviati nel traffico di stupefacenti, capaci di gestire l’attività di spaccio in modo sistematico, di avere la disponibilità assidua di diverse sostanze stupefacenti, divenuti un vero e proprio punto di riferimento per gli assuntori.

Condotte che depongono per un’attività esercitata professionalmente, affatto estemporanea e destinata a recessi spontanei.

Il modus operandi dei responsabili seguiva un copione collaudato fatto di richieste di quantitativi vari di stupefacenti, con un lessico convenzionale non di difficile decrittazione (tegole, CD o DVD) nelle intercettazioni; del successivo ritiro di quanto ordinato e della consequenziale distribuzione sul mercato. Una cooperazione criminale in una proficua attività di spaccio andatasi sviluppando e consolidando, tanto da consentire loro la detenzione di stupefacente in un quantitativo non modico, sintomatico di maggiori risorse economiche investite nel settore e di un più ampio penetrante inserimento sul mercato.

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Nello stesso contesto, sono stati denunciati in stato di libertà nr. 6 (sei) soggetti e segnalati nr. 55 (cinquantacinque) giovani, di cui nr. 22 (ventidue) minorenni, quali assuntori di sostanze stupefacenti. Sono stati recuperati complessivamente circa gr. 300 di hashish, 30 di eroina e 20 di cocaina.

A fronte dell’assoluta gravità oggettiva dei fatti contestati e della specie e modalità di essi che lasciano ragionevolmente ipotizzare l’inserimento in più ampi circuiti criminali qualificando come soggetti di ragguardevole caratura delinquenziale, pronti a reiterare in altri analoghi fatti la loro propensione a delinquere sia sistemica e particolarmente allarmante per la connotazione associativa e tenuto conto dell’attitudine e proclività criminale, al BARBETTA Stefano, già detenuto per altri fatti presso la Casa Circondariale di Bari, è stata notificata l’odierna ordinanza all’interno del citato istituto di pena, mentre SANTORO Sante, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, e MAZZA Giuliano, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Taranto a disposizione dell’A.G. competente che, con la stessa ordinanza, ha disposto la sottoposizione alla misura degli arresti domiciliari per i restanti indagati GASSI Domenico, PUTIGNANO Giovanni, MELE Giovanni e PETRERA Vitalba, considerato che si tratta di soggetti di giovane età, allo stato incensurati.

Comando Provinciale Carabinieri Taranto

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