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Fistetti: ad Oria clientelismo e ipocrisia riguardo alla nomina degli scrutinatori

Politica

Scritto da il 20 Marzo 2010 - 13:38

Il consigliere provinciale prof. Francesco Fistetti interviene a proposito della nomina degli scrutinatori.
«Era già accaduto alle elezioni provinciali dell’anno scorso, quando avevamo denunciato una squallida spartizione partitocratica svincolata da qualsiasi criterio di merito, di bisogno o di altro. Anche questa volta, la Commissione Elettorale di Oria, composta dal Sindaco, dal rappresentante del Pd, da uno dell’Udc e da un indipendente, ha replicato la stessa operazione con un’indifferenza davvero sconcertante nei confronti dell’opinione pubblica. Tredici scrutinatori a testa, e la partita è stata considerata chiusa. Eppure, questa volta c’era stata la lettera aperta del segretario del Pd locale che invitava i componenti della Commissione a seguire delle procedure “trasparenti”: in una parola, a procedere al sorteggio o a seguire criteri non lottizzatori. Che cosa devono pensare i giovani di Oria di questa pratica della politica in vigore nel nostro Comune? E che cosa pensare di chi si erge a moralizzatore e poi tace quando i princìpi invocati vengono calpestati dai propri rappresentanti?»

Poi in merito al mancato allestimento di un palchetto elettorale gratuito per tutte le forze politiche aggiunge: «Infine, vogliamo sottolineare che a Oria il Comune non ha allestito nemmeno un palchetto per consentire in Piazza Manfredi o in piazza Lorch lo svolgimento dei comizi alle forze politiche che ne fanno richiesta. Questo può sembrare qualcosa di poco conto, ma, se riflettete, riguarda l’esercizio dei diritti politici dei cittadini. Assicurare a tutti i partiti uguali opportunità di espressione e di manifestazione è una regola elementare della democrazia. Anche perché non tutti i candidati sono ricchi sfondati come tanti di cui ammiriamo le foto. Infatti, basti pensare che allestire in piazza un palco con luce e microfono costa ogni volta oltre 200 euro. Domanda: non dovrebbe essere il Comune a garantire, come avveniva una volta, questo diritto sacrosanto? E ad Oria, oltre a chi come me è consigliare provinciale, chi deve rivendicare questo diritto nei confronti del Sindaco e dell’Amministrazione?»

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